Decreto PNRR 4 è legge: novità su sicurezza, superbonus e incentivi fiscali

Patenti a punti, credito di imposta per investimenti digitali ed energetici, controlli sui cantieri Superbonus: il decreto PNRR quater in sintesi

Con l’approvazione finale da parte del Senato con 95 voti favorevoli, 68 contrari e 1 astenuto il D.L. 19/2024 diventa Legge, ora manca solo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Il provvedimento, in vigore dal 2° marzo 2024, contiene numerose disposizioni per migliorare la “governance” del PNRR e altre misure di grande importanza per gli operatori del settore edile.

Tra le novità più rilevanti, segnaliamo:

sicurezza sul lavoro e nei cantieri: patente a punti, esonero dei controlli per imprese risultate in regola alle ispezioni, verifica di congruità dell’incidenza della manodopera;
contrasto del lavoro irregolare: nuove disposizioni sia di natura incentivante che repressiva con vantaggi contributivi per i comportamenti virtuosi;
piano transizione 5.0: incentivi fiscali sotto forma di credito d’imposta alle imprese che decidono di investire in tecnologie innovative per la trasformazione digitale ed energetica;
maggiori controlli su asseverazioni e cantieri Superbonus

In vista delle nuove disposizioni normative è opportuno assicurare una gestione responsabile dei luoghi di lavoro e dei cantieri per non incorrere in pesanti sanzioni. Per questo, ti consiglio di utilizzare apposite soluzioni software dedicate alla valutazione dei rischi e al monitoraggio degli adempimenti previsti.

Patente a punti nei cantieri edili

Dopo 16 anni viene introdotta la patente a punti!

L’articolo 29 comma 19 del decreto modifica integralmente l’articolo 27 del Testo Unico sulla Sicurezza.

A partire dal 1° ottobre 2024, imprese e lavoratori autonomi devono possedere la patente se intendono operare nei cantieri temporanei o mobili.

La patente a punti nei cantieri rappresenta un meccanismo volto ad incentivare e premiare le aziende che dimostrano un impegno concreto nella promozione di misure di prevenzione e miglioramento della sicurezza sul lavoro nel settore edilizio. Nell’ambito di questo sistema, si utilizza la definizione di “patente a crediti”. Quest’ultima fornisce ad ogni impresa un punteggio iniziale di 30 punti e consente alle imprese e ai lavoratori autonomi di operare nei cantieri temporanei o mobili se la dotazione è pari o superiore a 15 crediti.

Per scoprire il funzionamento  della Patente a Punti nei Cantieri, ti rimando ad uno specifico approfondimento: “Patente a punti lavoro e cantiere 2024: cos’è e come funziona?

Attestato e iscrizione nella lista di conformità INL ed esonero dagli accertamenti per le imprese risultate in regola

L’articolo 29, comma 7 del D.L. 19/2024 dispone che all’esito di accertamenti ispettivi in materia di lavoro e di legislazione sociale, ivi compresa la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, in caso non emergano violazioni o irregolarità, l’Ispettorato nazionale del lavoro rilascia un attestato e iscrive, previo assenso, il datore di lavoro in un apposito elenco informatico consultabile pubblicamente, tramite il sito istituzionale del medesimo Ispettorato, e denominato “Lista di conformità INL”.

I datori di lavoro, cui è stato rilasciato l’attestato, non sono sottoposti, per un periodo di dodici mesi dalla data di iscrizione, ad ulteriori verifiche da parte dell’Ispettorato nazionale del lavoro nelle materie oggetto degli accertamenti, fatte salve le verifiche in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, le eventuali richieste di intervento, nonché le attività di indagine disposte dalla Procura della Repubblica.

In caso di violazioni o irregolarità accertate attraverso elementi di prova successivamente acquisiti dagli organi di vigilanza, l’Ispettorato nazionale del lavoro provvede alla cancellazione del datore di lavoro dalla Lista di conformità INL.

Congruità dell’incidenza della manodopera negli appalti pubblici e privati

Nell’ambito degli appalti pubblici e privati di realizzazione dei lavori edili, prima di procedere al saldo finale dei lavori, il responsabile del progetto, negli appalti pubblici, e il committente, negli appalti privati, verificano la congruità dell’incidenza della manodopera sull’opera complessiva, nei casi e secondo le modalità di cui al decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali previsto dall’articolo 8, comma 10 – bis, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120.

Leggi l’approfondimento “Costo della manodopera, sanzioni se non si verifica la congruità

Piano transizione 5.0: credito di imposta per investimenti in tecnologie innovative

È istituito il “Piano transizione 5.0” che concede agevolazioni fiscali nella forma del credito d’imposta (fino al 35% degli investimenti) alle imprese che investono in tecnologie innovative per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.

Il credito d’imposta sarà riconosciuto per le spese sostenute nel 2024 e 2025 per:

attività digitali (beni strumentali materiali 4.0 e beni strumentali immateriali 4.0);
attività necessarie all’autoproduzione e all’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili (esclusa la biomassa);
formazione del personale per l’acquisizione di competenze per la transizione verde.

Un decreto che sarà adottato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze, sentito il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, stabilirà le modalità attuative del credito d’imposta.

Leggi l’approfondimento “Transizione 5.0: credito d’imposta per l’efficientamento energetico

Digitalizzazione PA: debutta il sistema IT-Wallet

Gli articoli 20 e 21 del D.L. 19/2024 prevedono significative innovazioni nella digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, con modifiche al Codice dell’Amministrazione Digitale. Una delle novità principali è l’introduzione del Sistema IT-Wallet, noto come “Sistema di portafoglio digitale italiano (Sistema IT-Wallet)”.

Le linee guida per questo sistema saranno emanate da AgID, mentre l’effettiva attuazione sarà affidata alla società PagoPA S.p.A. e all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Infine, vengono fornite disposizioni relative alla trasmissione dei dati all’Anagrafe Nazionale dell’Istruzione Superiore (ANIS) e all’attribuzione dei diritti di opzione per l’acquisto di partecipazioni azionarie detenute dallo Stato, al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Controlli su asseverazioni e cantieri Superbonus

L’Articolo 41 (Disposizioni in materia di controlli sugli interventi di efficientamento energetico) contiene nuove disposizioni relative ai controlli degli interventi di efficientamento energetico finanziati attraverso le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

In particolare, entro novanta giorni dall’entrata in vigore del decreto, sarà pubblicato sul sito istituzionale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica l’elenco delle asseverazioni ecobonus rendicontate.

Questo elenco includerà il codice univoco identificativo (ASID) e il Codice Unico di Progetto (CUP) attribuiti ai singoli interventi. Tale procedura si rende necessaria per conformarsi alle normative europee in materia e agevolare la verifica delle istanze di detrazione fiscale. Il programma di controlli, coordinato dall’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA), sarà ampliato per includere le verifiche effettuate dagli organismi di controllo nazionali ed europei.

ENEA, in collaborazione con tali organismi, effettuerà controlli in loco, attribuendo priorità e rispettando le tempistiche previste per i controlli del PNRR.

Leggi approfondimento: Controlli Superbonus: le novità in arrivo.

Incremento della dotazione finanziaria del PNRR (da 191,6 a 194,4 mld)

Il decreto PNRR 4 prevede 9,4 miliardi di euro per supportare le nuove misure del PNRR, con una rimodulazione concordata con Bruxelles. Per i progetti da finanziare con risorse alternative, il Governo raccoglierà 3,5 miliardi.

Il Fondo di sviluppo e coesione e il Piano nazionale complementare parteciperanno allo sforzo finanziario, contribuendo rispettivamente con 4,9 miliardi e 3,8 miliardi di euro nell’arco di 4 e 3 anni.

Per garantire una gestione più efficiente e coordinata delle risorse europee e del bilancio nazionale, nonché per assicurare la tempestiva realizzazione degli investimenti previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), si sono adottate le seguenti disposizioni per incrementare il fondo così, come definito dall’articolo 1, comma 1037, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, è stato aumentato di:

2.911 milioni di euro per l’anno 2024;
3.973 milioni di euro per l’anno 2025;
2.536 milioni di euro per l’anno 2026.

Misure per migliorare la governance del PNR

Il decreto PNRR 4 interviene sulla governance per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e il Piano Nazionale di Coesione (PNC) con diverse azioni:

autorizzazione della spesa per interventi non finanziati con le risorse del PNRR per gli anni 2024 2029;
monitoraggio degli interventi finanziati con risorse PNRR al 31 dicembre 2023, con l’attivazione di poteri sostitutivi in caso di ritardi o inerzie da parte dei soggetti attuatori;
aumento degli anticipi dal 10% al 30% – per le amministrazioni interessate – del costo dei singoli interventi da effettuare;
recupero in caso di mancato o incompleto raggiungimento degli obiettivi finali dei programmi e interventi PNRR, accertato dalla Commissione europea;
applicazione fino al 30 giugno 2024 delle procedure semplificate per gli interventi PNRR in corso, compresi quelli relativi all’allegato al D.L. n. 77 del 2021 non più finanziati con risorse PNRR;
assegnazioni (per gli interventi non più finanziati dal PNRR e PNC) dell’incremento dei prezzi dei materiali purché gli interventi siano integralmente finanziati a valere su risorse a carico delle amministrazioni e siano aggiornati i cronoprogrammi;
nuove misure per il trasferimento delle funzioni dei Commissari alla struttura di missione ZES;
assegnazione al Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’Unione europea, integrato a tal fine, delle attività di prevenzione e contrasto alle frodi e agli altri illeciti sui finanziamenti connessi al PNRR;
incremento della composizione della Struttura di missione per il PNRR presso la Presidenza del Consiglio;
nomina di Commissari straordinari per accelerare specifiche iniziative;
indebitamento di Regioni ed Enti locali per finanziare operazioni di ricapitalizzazione e capitalizzazione di società a partecipazione pubblica;
cabina di coordinamento presieduta dal Prefetto o da un suo delegato con il compito di definire un piano di azione per l’efficace attuazione dei programmi e degli interventi previsti dal PNRR in ambito provinciale;
tutele economiche e normative negli appalti e subappalti garantite dei contratti siglati dalle sigle datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative, anziché genericamente quelli “maggiormente applicati”.

Rimodulazione delle risorse PNRR per le infrastrutture ferroviarie

L’art. 28 interventi ferroviari PNRR fa riferimento al contratto di programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana S.p.A. per il periodo 2022-2026. Si tratta di una rimodulazione delle fonti di finanziamento degli interventi ferroviari previsti nel Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, in seguito a una decisione del Consiglio dell’Unione europea. Il decreto ministeriale prevede anche la ricognizione delle risorse nazionali disponibili a seguito di questa rimodulazione, con l’obiettivo di favorire la realizzazione immediata di tali interventi. Inoltre, si fa riferimento a risorse specifiche provenienti da un decreto-legge del 10 agosto 2023 per un importo di 278 milioni di euro per l’anno 2024. Questa modifica dell’Appendice n. 9 del contratto di programma evidenzia tali risorse.

Aumento delle missioni (si aggiunge M7 REPowerEU)

Il MASE avrà a disposizione ulteriori risorse finalizzate all’attuazione della strategia energetica nazionale, con una quota aggiuntiva di circa 2 miliardi di euro previsti dal contributo del REPowerEU distribuiti in 7 nuovi investimenti, 3 scale-up e 3 riforme per un totale di 17 milestone e 9 target.

 

Disponibile per il download gratuito il testo in PDF del D.L. 19/2024 pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Si attende la pubblicazione della legge di conversione per fornire un quadro più preciso delle misure previste.

 

 

 

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