TRANSIZIONE 5.0: A GIUGNO DECRETO ATTUATIVO E CIRCOLARE, NOVITÀ PER IMPRESE ENERGIVORE E SOGGETTI CERTIFICATORI
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha completato il lavoro sul decreto attuativo del Piano Transizione 5.0, ora in esame presso il MASE, il MEF e successivamente la Commissione UE. Decreto e circolare ministeriale arriveranno a giugno, con nuove misure che includono l’ampliamento dei soggetti certificatori e la possibilità di accedere agli incentivi anche per le imprese energivore.
Le domande per accedere a questa misura sono state raccolte nel dicembre 2023 tramite la piattaforma informatica dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e sono state esaminate dalla direzione generale. Le risorse verranno assegnate agli aventi diritto fino a un massimo del 12% della spesa sostenuta nel mese di luglio 2022 per l’acquisto di gasolio, riferita a veicoli di categoria Euro 5 o superiore con una massa di almeno 7,5 tonnellate. Questa spesa deve essere comprovata mediante fatture d’acquisto e deve essere al netto dell’IVA.
L’importo erogabile per ciascuna impresa beneficiaria sarà riparametrato in base al tetto complessivo di 20 milioni di euro, come stabilito dall’articolo 1, comma 296 della Legge 30 dicembre 2023, n. 213. Il credito d’imposta sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Parallelamente, si è recentemente concluso un incontro al MIT tra il Viceministro Edoardo Rixi e le associazioni di categoria dell’autotrasporto. Durante la riunione sono stati discussi temi cruciali per il settore, già trattati dalla Commissione permanente Normativa istituita il 5 marzo scorso. Tra i temi affrontati: l’applicazione della normativa europea sul trasporto di merci su strada, i tempi di pagamento, i tempi di carico e scarico delle merci, e i costi di riferimento per l’autotrasporto.
Un argomento centrale dell’incontro è stato il contributo per il credito d’imposta sul gasolio relativo a luglio 2022, in seguito al recente decreto del MIT che ne ha definito le modalità di ripartizione. Altri punti discussi includevano la ripartizione delle risorse per il triennio 2025-2027 e la riconvocazione del tavolo sui trasporti eccezionali.
Il Piano Transizione 5.0 è stato introdotto dall’articolo 38 del Decreto-Legge 39 del 2 marzo 2024, che delineava le regole di accesso agli incentivi per la transizione energetica e le opportunità di agevolazione per le imprese. Sebbene il ministero abbia chiarito che la norma si applica retroattivamente agli investimenti realizzati a partire dal 1° gennaio 2024, i ritardi nella pubblicazione dei decreti attuativi hanno creato una situazione di stallo per gli investimenti, come lamentano le associazioni dei costruttori di macchine.
I ritardi, secondo Spallone, sono attribuibili sia alla complessità del Piano sia alla volontà del Ministero di includere anche le imprese altamente energivore, inizialmente escluse dalla misura. Essendo finanziato dai fondi del PNRR, le policy devono rispettare il principio europeo del DNHS, ovvero non possono agevolare investimenti che danneggiano l’ambiente, ostacolando il raggiungimento dei target di riduzione delle emissioni.
Spallone ha sottolineato l’importanza di includere le imprese energivore, che hanno un significativo impatto sui consumi energetici e sulle emissioni dell’industria italiana. L’obiettivo è raggiungere il target di risparmio cumulativo di 0,4 Mtep nei consumi energetici nel periodo 2024-2026, essenziale per il futuro del Paese.
Ampliamento della Platea dei Soggetti Certificatori
Un altro punto su cui sta lavorando il Ministero, e che sarà definito dal decreto attuativo, riguarda i soggetti certificatori. Questi dovranno rilasciare la certificazione ex ante e ex post per dimostrare la riduzione dei consumi energetici. La legge stabilisce che tali certificazioni devono essere realizzate da Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) certificati secondo la norma UNI CEI 11339 e da Energy Service Company (ESCo) certificate secondo la norma UNI CEI 11352. Spallone ha confermato che per evitare colli di bottiglia si amplierà la platea dei soggetti che potranno rilasciare queste certificazioni, necessarie per accedere agli incentivi del Piano.
Transizione 5.0: Circolare Operativa in Arrivo
Dopo il decreto, è attesa una circolare operativa che fornirà linee guida per imprese e certificatori. Questo documento includerà esempi concreti di applicazione degli incentivi e scenari controfattuali, utili per le nuove imprese e per chi realizza investimenti in impianti senza un valido riferimento interno. La circolare riordinerà anche la disciplina di Transizione 4.0, offrendo una guida dettagliata su come stimare il fabbisogno per l’autoproduzione, calcolare il risparmio e focalizzarsi sugli scenari controfattuali.
Conferma del Ministro Urso
Il Ministro Urso ha confermato la tempistica di pubblicazione del decreto attuativo e della circolare, prevista per giugno. “I decreti per Industria 5.0 saranno definiti per giugno e le imprese possono programmare i loro investimenti per la seconda parte dell’anno”, ha dichiarato al termine dell’incontro con il presidente di Confindustria Emanuele Orsini. Ha inoltre sottolineato l’importanza di superare i vincoli che avrebbero escluso le imprese dei settori energivori, cruciali per il Made in Italy.
Se interessati, vi preghiamo di scriverci compilando il form alla sezione contatti