Sicurezza sul lavoro e rischio elettrico: le nuove guide per Edilizia e Agricoltura

Sicurezza sul lavoro e rischio elettrico: le nuove guide per Edilizia e Agricoltura

INAIL ed ENEL lanciano due nuovi opuscoli informativi per prevenire gli infortuni da contatto elettrico nei cantieri e nei campi. Ecco i rischi principali e le regole salvavita

 La prevenzione corre sul filo della consapevolezza. L’Inail ha reso disponibili due nuove pubblicazioni dedicate alla gestione del rischio elettrico, focalizzandosi su due dei settori lavorativi più esposti: il comparto delle Costruzioni e quello Agricolo. Realizzati nell’ambito del Protocollo d’intesa tra Inail, Enel e le organizzazioni sindacali FILCTEM-CGIL, FLAEI-CISL e UILTEC-UIL, i documenti mirano a ridurre l’incidenza di infortuni spesso gravissimi causati dall’interferenza con le infrastrutture elettriche.

Un rischio “per interferenza”

Il tema centrale di entrambi gli opuscoli è il rischio elettrico non tanto per gli addetti ai lavori elettrici (come i manutentori), quanto per chi opera in ambienti dove sono presenti linee aeree o interrate. In questi contesti, definiti di “rischio per interferenza”, le attrezzature o i macchinari possono inavvertitamente entrare in contatto con parti in tensione, con conseguenze potenzialmente letali.

Settore Costruzioni: attenzione a gru e betoniere

Nel settore edile, i numeri richiamano alla massima attenzione. La banca dati Inail riporta, nel triennio 2019-2023, ben 1.172 infortuni accertati per cause di natura elettrica.

Analizzando i casi mortali e gravi tra il 2002 e il 2022, emerge che l’85% è avvenuto per contatto diretto. Le situazioni più critiche si verificano durante la movimentazione di mezzi pesanti:

betoniere e pompe per il calcestruzzo (22 casi di infortuni mortali).
piattaforme di lavoro elevabili (16 casi).
gru e apparecchi di sollevamento (11 casi).

La guida sottolinea l’importanza di verificare la presenza di linee non solo aeree, ma anche sottotraccia o sulle facciate degli edifici prima di iniziare qualsiasi attività.

Settore agricolo: il pericolo invisibile dell’irrigazione

Anche nelle campagne il rischio è elevato. Nel quinquennio 2019-2023 sono stati accertati 39 infortuni di natura elettrica, mentre tra il 2002 e il 2021 si contano 51 infortuni mortali e gravi.

Le dinamiche principali riguardano:

lavori di potatura (con cestelli elevatori o attrezzi estensibili), responsabili di 22 casi mortali.
operazioni di carico/scarico e raccolta.
irrigazione: un rischio specifico del settore è rappresentato dai getti d’acqua delle macchine irrigatrici che, contenendo sali, diventano conduttori se colpiscono le linee elettriche.

Le regole d’oro: distanza e pianificazione

Entrambi i documenti insistono su due parole chiave: contatto e distanza. Per lavorare in sicurezza è fondamentale rispettare le distanze minime dalle parti attive non protette, come previsto dal D.Lgs. 81/2008 (Allegato IX):

3 metri per tensioni fino a 1.000 V.
3,5 metri per tensioni oltre 1.000 V e fino a 30.000 V.
5 metri fino a 132.000 V.
7 metri per tensioni superiori.

In agricoltura, inoltre, è prescritta una distanza specifica per i getti d’acqua degli impianti di irrigazione, che non devono mai avvicinarsi a meno di 1 metro dalle linee di media tensione.

Cosa fare in caso di emergenza

Gli opuscoli contengono anche un vademecum per il primo soccorso. La regola fondamentale è non toccare mai l’infortunato se è ancora in contatto con la linea elettrica.

È necessario chiamare immediatamente il Numero Unico Emergenze 112 (o il 118), specificando che si tratta di un incidente elettrico, e attendere l’interruzione dell’energia prima di avvicinarsi o spegnere eventuali fiamme sugli abiti con l’acqua.

 

Per saperne di più, leggi anche il nostro focus “Rischio elettrico: cosa prevedono TUS e norma CEI 11-27” e prova gratis un software per la sicurezza cantieri pronto per valutare e prevenire il rischio elettrico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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