
MEPA equiparabile alla PAD in affidamento diretto? I chiarimenti del MIT
È possibile acquisire con la PAD invece della MEPA l’affidamento diretto di un servizio? Ecco i chiarimenti del MIT
È possibile ritenere l’uso della PAD certificata della stazione appaltante equivalente all’uso del MEPA per un affidamento diretto di un servizio di importo inferiore a 140.000 euro?
Il MIT, con il parere 3218/2025 fa luce sulla questione.
Le stazioni appaltanti hanno la possibilità di utilizzare piattaforme diverse dal MePA, come la propria PAD certificata, a condizione che siano conformi ai requisiti normativi vigenti. Tuttavia, per le amministrazioni statali centrali e periferiche elencate nell’art. 1, comma 450, della legge n. 296/2006, rimane l’obbligo di utilizzare il Mercato Elettronico.
Il MIT ha chiarito la questione con il parere n. 3218 del 30 gennaio 2025. La disciplina degli affidamenti sotto soglia deve rispettare le misure di contenimento della spesa pubblica (art. 48, comma 3, del Codice Appalti 2023). L’utilizzo della PAD certificata può essere ritenuto equivalente all’uso del MEPA per affidamenti diretti, a condizione che la PAD sia conforme ai requisiti normativi: deve essere una piattaforma di approvvigionamento digitale certificata secondo le linee guida AGID; l’affidamento, inoltre, deve garantire il rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, trasparenza, pubblicità e parità di trattamento, come previsto dal D.Lgs. 36/2023.
L’intera procedura, deve essere documentata e tracciabile all’interno della piattaforma, garantendo la pubblicità degli atti e il monitoraggio delle fasi di acquisto.
Leggi l’approfondimento: La digitalizzazione degli appalti pubblici nel nuovo Codice Appalti
Fonte: Read More