L’urgenza giustifica la deroga al principio di rotazione negli appalti?
Non è legittimo derogare al principio di rotazione negli appalti basandosi esclusivamente su ragioni di urgenza.
A ribadirlo è l’ANAC, intervenuta su un caso in cui un ente intendeva procedere con un affidamento diretto all’appaltatore uscente, motivando la scelta con la mancanza di tempo per avviare un’indagine di mercato o una procedura negoziata necessaria alla realizzazione del progetto.
Nel parere consultivo n. 58/2023, l’ANAC precisa che l’applicazione del principio di rotazione è obbligatoria quando la stazione appaltante decide di assegnare l’appalto mediante affidamento diretto o attraverso una procedura negoziata nella quale seleziona discrezionalmente i concorrenti da invitare.
ANAC chiarisce inoltre che, in base alle disposizioni e alla finalità dell’articolo 49 del nuovo Codice degli Appalti, nel caso in cui si intenda riaffidare il contratto al medesimo operatore economico, la stazione appaltante deve verificare in modo concreto e specifico la sussistenza dei presupposti per la deroga, fornendo una motivazione dettagliata su tutti gli elementi richiesti dalla normativa. Il RUP ha quindi l’obbligo di giustificare in modo adeguato le ragioni alla base dell’eventuale deroga al principio di rotazione.
In conclusione, data l’eccezionalità della deroga al principio di rotazione nei casi indicati dalla norma, non appare coerente con tali disposizioni l’affidamento diretto al contraente uscente del medesimo contratto, fondato esclusivamente sull’esigenza di realizzare il progetto in tempi celeri, incompatibili con lo svolgimento un’indagine di mercato e di una procedura negoziata. Pertanto si rimette alla stazione appaltante in oggetto ogni valutazione in ordine agli atti e ai provvedimenti da adottare nella richiesta di parere in esame, sulla base dell’indirizzo genere normativo.
Download GratuitoParere ANAC 58/2023 – Principio di rotazione
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