
Le verifiche sulla parità di genere devono estendersi anche ai subappaltatori?
Si chiede chiarimento al MIT in riferimento all’applicabilità della normativa relativa alla parità di genere (art. 57 D.Lgs. 36/2023). Il contesto in cui si svolge la gara è un subappalto PNRR nel quale:
l’impresa aggiudicataria ha meno di 15 dipendenti, quindi non è soggetta alla normativa della parità di genere;
l’impresa subappaltatrice ha 40 dipendenti.
Si chiede, pertanto, se l’impresa subappaltatrice sia soggetta o meno alla trasmissione alla stazione appaltante della relazione di genere sulla situazione del personale, la certificazione, ecc.
Secondo l’art. 57 del Codice bisogna prevedere l’impegno di garantire le pari opportunità generazionali, di genere e di inclusione lavorativa per le persone con disabilità o svantaggiate in fase di gara (quale requisito necessario dell’offerta).
Pertanto, con parere 3224 del 30 gennaio 2025, il MIT ritiene che la verifica da parte della stazione appaltante non debba estendersi ai soggetti intervenuti nell’appalto dopo la fase di gara.
Leggi l’approfondimento: La parità di genere tra i criteri premiali di aggiudicazione degli appalti
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