Lana di roccia: caratteristiche, vantaggi e applicazioni

Lana di roccia: caratteristiche, vantaggi e applicazioni

La lana di roccia viene utilizzata per garantire un efficace isolamento termico e acustico, proteggendo i manufatti edili sia dalle variazioni di temperatura che dal rumore

Quando si parla di isolamento termico e acustico, la lana di roccia rappresenta una delle soluzioni più affidabili e performanti nel settore edilizio e industriale. Grazie alla sua struttura fibrosa e alle proprietà naturali delle rocce vulcaniche da cui è ricavata, questo materiale garantisce eccellente isolamento termico, elevata resistenza al fuoco e ottime capacità fonoassorbenti. Queste proprietà la rendono una soluzione ideale per migliorare la sicurezza, il comfort e l’efficienza energetica degli edifici.

L’isolamento termico realizzato attraverso il sistema a cappotto è fondamentale per il miglioramento dell’efficienza energetica. Per ottenere risultati ottimali, è fondamentale progettarlo in modo accurato, includendo una stratigrafia ben definita che assicuri la corretta composizione e funzionalità degli strati isolanti. Per questo puoi utilizzare soluzioni all’avanguardia come il software per la progettazione edilizia 3D, che ti consente di creare un cappotto esterno e di definire la stratigrafia necessaria in pochi semplici passaggi e il software termotecnico con cui puoi calcolare la trasmittanza termica di pareti, solai e infissi, modellando liberamente le strutture e verificando la conformità ai limiti di legge.

Ma quali sono le caratteristiche distintive della lana di roccia? In quali ambiti viene utilizzata e quali vantaggi offre rispetto ad altri isolanti? In questo articolo esploreremo come viene prodotta, i suoi principali impieghi e le ragioni per cui rappresenta una scelta strategica per migliorare l’efficienza energetica e il comfort abitativo.

Lana di roccia: cos’è

La lana di roccia, insieme alla lana di vetro, fa parte della categoria di materiali isolanti lane minerali (MW). Si tratta di un materiale isolante di origine minerale, costituito da un silicato amorfo derivato dalla roccia. Grazie alla sua elevata versatilità, trova ampio impiego nel settore edilizio, dove viene utilizzata per garantire un efficace isolamento termico e acustico, proteggendo le strutture sia dalle variazioni di temperatura che dai rumori esterni.

Le sue origini risalgono agli inizi del XX secolo, quando venne osservata per la prima volta nelle isole Hawaii. Durante le eruzioni vulcaniche, la lava incandescente, proiettata nell’aria, si raffreddava rapidamente, dando origine a filamenti solidificati con proprietà isolanti. Questo fenomeno naturale ha ispirato la produzione artificiale della lana di roccia, che unisce la resistenza e la durabilità della pietra con l’efficacia isolante delle fibre.

Ciò che rende la lana minerale un materiale unico nel settore dell’edilizia è la sua capacità di combinare quattro caratteristiche fondamentali: resistenza al fuoco, incombustibilità, isolamento termico e capacità fonoassorbente. Queste proprietà la rendono una soluzione ideale per migliorare la sicurezza, il comfort e l’efficienza energetica degli edifici.

La prassi di riferimento per l’applicazione dei prodotti in lana di vetro e di roccia utilizzati in edilizia è la UNI/PdR 65:2019.

Applicazioni della lana di roccia

La lana di roccia è utile per la riduzione degli ingombri (lo spessore del prodotto consente di ridurre al minimo la perdita di superficie utile degli spazi interni) e la facilità di posa in opera: il prodotto può essere posto in opera anche preaccoppiato con pannelli di altro materiale isolante rigido e deve garantire resistenza agli urti e all’umidità. L’eventuale formazione di condensa interstiziale può essere regolata dalla presenza di un’opzionale barriera al vapore integrata nel prodotto accoppiato.

Quindi, può essere impiegata per l’isolamento termoacustico di intercapedini, pareti e coperture con strutture in legno, in cappotti interni ed esterni ventilati, in pareti divisorie interne e controsoffitti.

Lana di roccia: processo produttivo

La lana di roccia è ottenuta dalla fusione dei componenti minerali, opportunamente selezionati e dosati. L’intero processo di fusione e fibraggio è controllato allo scopo di ottenere un prodotto finito omogeneo, chimicamente inerte, stabile nel tempo. La produzione della lana di roccia ha inizio con la fusione della roccia vulcanica ad alta temperatura dopo una accurata selezione geologica delle materie prime (il calcare, le bricchette, il coke). Dalla fusione della roccia vulcanica, che si trasforma in roccia fusa (melt), si produce una fibra infine spruzzata di resina ed olio.

Nello specifico, il procedimento di fabbricazione della lana di roccia si articola nelle seguenti fasi:

preparazione materie prime: le materie prime sono costituite da roccia basaltica (ottenuta con rigorosa selezione geologica) ed eventualmente “slag”, alla quale si aggiunge calcare (introdotto per abbassare la temperatura di fusione della lana di roccia) e “bricchette” ossia impasti ottenuti dal composto di vari elementi minerali dosati in quantità controllate unite alla lana di roccia di riciclo;
forno di fusione: dopo essere state pesate e dosate nelle giuste proporzioni, le materie prime ed il coke (utilizzato come combustibile), vengono convogliati, tramite un nastro trasportatore, nel forno di fusione in cui alla temperatura di circa 1500 °C le materie vengono fuse e si produce roccia fusa “melt”;
produzione della fibra di lana di roccia: all’interno di appositi “spinner” (camere di fibraggio) la roccia fusa viene trasformata in fibre;
aggiunta di resina e olio: le fibre vengono spruzzate con resina (che funge da legante delle fibre) e olio (per rendere il materiale idrorepellente);
polimerizzazione: la falda di lana di roccia ottenuta viene quindi distribuita tramite un pendolo (tenendo conto della densità e spessore che si vuole ottenere) su un tappeto che viene fatto passare in un forno di polimerizzazione (a una temperatura di circa 200 gradi C) al fine di consentire l’indurimento del legante e stabilizzare il materiale;
taglio a dimensione e imballo: il materiale viene quindi tagliato a misura ed imballato. Per applicazioni specifiche può essere previsto l’accoppiamento di rivestimenti.

processo produttivo della lana di roccia (UNI/PdR 65:2019)

Le principali caratteristiche della lana di roccia

I materiali isolanti a base di lana di roccia si distinguono per la loro eccellente capacità isolante, garantendo un efficace controllo termico e acustico. Inoltre, presentano un’elevata permeabilità al vapore, contribuendo alla regolazione dell’umidità negli ambienti senza compromettere le prestazioni isolanti.

Dal punto di vista della durabilità, la lana di roccia è altamente resistente agli agenti esterni: non è soggetta a degrado, non marcisce e non viene attaccata da parassiti. Inoltre, mantiene la sua stabilità anche in presenza di soluzioni alcaline deboli, acidi, solventi e radiazioni UV, rendendola una scelta affidabile per svariate applicazioni edilizie.

Grazie alla sua particolare struttura fibrosa e alla densità variabile, la lana di roccia possiede ottime proprietà fonoassorbenti, risultando particolarmente efficace nell’isolamento acustico di tetti inclinati, sistemi a cappotto e pareti divisorie leggere. Il suo aspetto tipico è di colore grigio-verde oliva.

Un altro aspetto distintivo della lana di roccia è la sua eccezionale resistenza alle alte temperature. In assenza di leganti, può sopportare temperature costanti fino a 750 °C, con un punto di fusione superiore a 1.000 °C.

Infine, la lana di roccia è uno dei materiali più utilizzati per la protezione passiva al fuoco, in quanto appartiene alle classi di reazione al fuoco A1 e A2 (se trattata con leganti organici) secondo le normative europee, garantendo un’elevata sicurezza in caso di incendio.

Isolamento termico

L’efficienza termica di un materiale isolante è determinata principalmente dalla sua conducibilità termica (λ), espressa in W/mK. La normativa UNI EN 13162 stabilisce che tale parametro venga dichiarato come λD (conducibilità termica dichiarata), ottenuto secondo le specifiche delle norme UNI EN 12667 o UNI EN 12939.

Nei prodotti in lana minerale, la conducibilità termica dichiarata si colloca generalmente tra 0,031 e 0,042 W/mK ed è indicata nella Dichiarazione di Prestazione (DoP). Questo valore dipende da diversi fattori, tra cui massa volumica, diametro medio e orientamento delle fibre. Per gli isolanti destinati all’edilizia, il valore di riferimento è misurato a una temperatura standard di 10°C.

Oltre alla conducibilità termica, per valutare le prestazioni di un materiale in clima estivo, è fondamentale considerare anche massa e calore specifico. Nei prodotti in lana minerale, la massa varia in base a densità e spessore, oscillando tra 10 e 200 kg/m³, mentre il calore specifico è pari a 1030 J/KgK.

L’impiego di materiali isolanti per la riqualificazione dell’involucro edilizio offre vantaggi sia in inverno che in estate. Un adeguato isolamento delle superfici opache, con una bassa trasmittanza periodica, riduce l’ingresso dell’energia solare, contribuendo a mantenere ambienti freschi nei mesi più caldi. Un progetto efficiente deve integrare anche altri accorgimenti, come schermature per le superfici vetrate, ventilazione/aerazione al fine di dissipare l’energia termica prodotta o accumulata e valutazione della capacità termica interna, per ottimizzare il comfort e ridurre i consumi energetici legati alla climatizzazione.

Isolamento acustico

I prodotti a base di lana minerale, essendo porosi a celle aperte, offrono ottime caratteristiche di isolamento acustico. La prestazione è legata al sistema di posa e stratigrafia.

I principali utilizzi sono:

riempimento di intercapedini: in numerose applicazioni (ad esempio: murature a cassetta, divisori in gesso rivestito, coperture in legno con isolante montato tra i travetti, isolante all’estradosso del solaio, facciate ventilate, controsoffitti) la lana minerale installata in intercapedine svolge una “funzione di assorbimento per porosità” e grazie alla struttura porosa aperta, per attivo viscoso, frena la propagazione dell’energia sonora all’interno del materiale riducendo la trasmissione del rumore. Uno dei parametri che determina la prestazione acustica i questo caso specifico, oltre allo spessore, è la resistività al flusso dell’aria “AFr” ( Δp/V);
posa a contatto con gli altri componenti: usata come materiale resiliente in numerose applicazioni (ad esempio: isolamento a cappotto esterno con intonaco sottile, contropareti interne con pannelli accoppiati a lastre in gesso rivestito, massetti galleggianti interpiano) la lana minerale è a contatto con gli strati delle strutture edilizie e svolge quindi una funzione di molla riducendo la trasmissione di vibrazioni e la propagazione di energia sonora grazie alla sua capacità dissipativa e annullando l’effetto dei ponti acustici. Il guadagno nell’isolamento è, quindi, funzione della capacità del materiale di limitare la trasmissione di vibrazioni. Il parametro acustico della lana minerale che determina la prestazione acustica, in questo caso è la rigidità dinamica contraddistinta dal simbolo s ed è espressa in MN/m3. Questo parametro assume nella lana minerale valori ottimali senza dover rinunciare alle caratteristiche meccaniche necessarie per l’applicazione specifica.

Assorbimento acustico

I prodotti a base di lana minerale garantisce le migliori caratteristiche di assorbimento acustico con prodotti leggeri e di facile installazione. Le prestazioni di assorbimento acustico variano in funzione della frequenza. Ogni materiale fonoassorbente è contraddistinto, per ogni frequenza, da un coefficiente di assorbimento α il cui valore è compreso tra 0 e 1,00 dove:

0 rappresenta la mancanza assoluta di assorbimento (riflessione totale);
1,00 rappresenta l’assorbimento totale dei suoni incidenti.

La lana minerale svolge una funzione di assorbitore acustico riducendo i tempi di riverbero e il livello sonoro dell’ambiente. In generale, le caratteristiche fonoassorbenti delle strutture all’interno delle quali è inserita migliorano con l’incremento di spessore della lana minerale.

Comportamento al fuoco

Uno dei principali punti di forza della lana minerale è la sua incombustibilità, una proprietà derivante dalla natura inorganica del materiale e dal ridotto contenuto di leganti. Grazie a queste caratteristiche, i prodotti isolanti a base di lana minerale non alimentano la combustione, non favoriscono la propagazione delle fiamme e non rilasciano gas tossici in caso di incendio.

La reazione al fuoco di un materiale ne definisce il comportamento in presenza di fiamme e rappresenta un parametro essenziale per la sicurezza antincendio, soprattutto nella fase iniziale di propagazione. I prodotti isolanti in lana minerale, conformi alla marcatura CE, rientrano nelle seguenti classi di reazione al fuoco, specificate nella Dichiarazione di Prestazione (DoP) e garantite per ogni lotto di produzione:

Classe A1: completamente incombustibile, non emette fumi né gocce incandescenti.
Classe A2-s1,d0: incombustibile, con emissione nulla o molto ridotta di fumi e assenza di gocce incandescenti.

Alcuni prodotti in lana minerale, come quelli bitumati o con rivestimenti in carta kraft o carta bitumata kraft, potrebbero non essere stati testati per la reazione al fuoco. In questi casi, possono essere classificati in classe F o riportare la dicitura NPD (No Performance Determined), indicando che la prestazione non è stata determinata.

Sostenibilità

Gli isolanti in lana minerale rappresentano una scelta ecologica e sostenibile grazie all’utilizzo di materie prime naturali e abbondanti, come roccia vulcanica e sabbia, risorse considerate virtualmente inesauribili. La loro produzione richiede un consumo energetico limitato, sia per l’estrazione delle materie prime che per il trasporto e l’installazione. Facili da maneggiare e applicare, questi materiali migliorano l’efficienza energetica degli edifici, riducono il rumore e contribuiscono a limitare l’inquinamento atmosferico, garantendo al contempo un elevato livello di sicurezza grazie alla loro incombustibilità. Inoltre, a fine ciclo di vita, possono essere riciclati per la produzione di nuova lana minerale, riducendo ulteriormente l’impatto ambientale.

Gli isolanti in lana minerale forniscono un contributo significativo ad ognuno dei tre ambiti della sostenibilità: sociale, ambientale ed economica dell’edificio.

Sostenibilità ambientale

I prodotti in lana minerale offrono un contributo significativo alla gestione sostenibile delle risorse. La loro produzione prevede l’impiego di una percentuale sempre crescente di materiale riciclato, che può superare il 60%, a seconda del tipo di prodotto e delle prestazioni richieste. Inoltre, grazie alle eccellenti capacità di isolamento termico, contribuiscono a ridurre il consumo energetico degli edifici, limitando così le emissioni di CO₂ derivanti dal riscaldamento e dal raffrescamento degli ambienti.

Benefici sociali

L’uso della lana minerale favorisce un ambiente più salubre e confortevole, migliorando il benessere abitativo. Il mantenimento di temperature interne ottimali riduce il disagio termico e migliora la qualità della vita. Inoltre, questi materiali aiutano a diminuire l’inquinamento atmosferico, limitando la necessità di combustibili fossili per la climatizzazione. Dal punto di vista acustico, la lana minerale assorbe il rumore e riduce la trasmissione sonora tra diversi ambienti, contribuendo a un comfort abitativo superiore. Un ulteriore vantaggio è dato dalla sua elevata resistenza al fuoco, che la rende un’efficace barriera alla propagazione delle fiamme, aumentando così la sicurezza degli edifici e dei loro occupanti.

Benefici economici

L’isolamento con lana minerale comporta un notevole risparmio economico. Grazie alla sua capacità di ridurre il consumo energetico, è possibile abbattere significativamente i costi in bolletta. Su scala più ampia, l’ottimizzazione dell’efficienza energetica porta benefici anche a livello nazionale, riducendo la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili e migliorando la sicurezza energetica complessiva del Paese.

I benefici possono essere sintetizzati nella tabella sottostante:

Benefici dell’utilizzo dei prodotti in lana minerale – UNI/PdR 65:2019

Lana di roccia: altre caratteristiche

In aggiunta alle caratteristiche principali, le lane minerali sono caratterizzate da ulteriori proprietà, che ne definiscono i possibili utilizzi.

Stabilità dimensionale

La stabilità dimensionale di un materiale indica la capacità dello stesso di mantenere costanti le proprie dimensioni, anche al variare delle condizioni ambientali. Da essa dipende la durabilità delle prestazioni nel tempo. I prodotti a base di lana minerale, grazie alla sua natura minerale delle fibre, hanno un’elevatissima stabilità dimensionale. Infatti, la norma UNI 13162 stabilisce che tutti questi, anche nelle peggiori condizioni di temperatura e umidità, subiscono in ogni dimensione, una minima deformazione, comunque sempre inferiore all’1%. Tale proprietà, verificata in conformità alla UNI EN 1604, è espressa con DS(70,90).

Tale valore di stabilità dimensionale, se dichiarato nella DoP, è garantito per ogni lotto di produzione.

Traspirabilità

Il coefficiente di resistenza alla diffusione del vapore d’acqua, usualmente espresso con  (adimensionale), è il rapporto tra il valore di permeabilità al vapore d’acqua dell’aria e quello del materiale o del rapporto prodotto omogeneo in questione. Tale coefficiente indica quanto la resistenza al passaggio del vapore d’acqua di un certo materiale è superiore rispetto a quella di uno strato di pari spessore di aria stazionaria alla stessa temperatura, ossia quantifica fino a che punto viene ostacolata la diffusione del vapore all’interno di un materiale.

Comportamento all’umidità

L’umidità può compromettere le proprietà isolanti di un materiale, poiché l’acqua tende a sostituire l’aria all’interno della struttura, riducendone l’efficacia coibente. Tuttavia, la lana minerale, grazie alla sua struttura fibrosa e alla composizione inorganica, è un materiale non igroscopico, ovvero non assorbe quantità significative di umidità. Questo è dovuto al basso contenuto di leganti organici, che la rende particolarmente resistente all’assorbimento dell’acqua.

Quando esposta all’umidità, l’acqua presente nella lana minerale tende a migrare verso il lato più freddo del materiale, da dove può evaporare se la superficie esterna è aperta e ventilata. Se, invece, il lato freddo è sigillato ermeticamente, l’umidità si deposita sotto forma di una sottile pellicola d’acqua sulla superficie, lasciando il resto del materiale asciutto e preservandone l’integrità.

Quando impiegata come isolante negli edifici, la lana minerale offre numerosi vantaggi:

idrorepellenza: non assorbe acqua neppure in ambienti con un alto tasso di umidità;
bassa igroscopicità: l’umidità assorbita dall’aria è trascurabile e non compromette le prestazioni del materiale;
stabilità delle prestazioni termiche: anche in presenza di umidità, l’efficacia isolante della lana minerale rimane invariata;
durabilità: eventuali minime quantità di umidità assorbite non influenzano la stabilità strutturale del materiale, come dimostrato da test conformi alla norma UNI EN 1604;
resistenza a muffe e microrganismi: essendo un materiale inorganico, la lana minerale non rappresenta un terreno fertile per la proliferazione di funghi, muffe o altri organismi viventi, contribuendo così alla salubrità degli ambienti interni.

Queste caratteristiche rendono la lana minerale una soluzione particolarmente affidabile e duratura per l’isolamento termico e acustico degli edifici, garantendo elevate prestazioni anche in condizioni di umidità.

Comportamento all’acqua

La lana minerale, pur possedendo una naturale idrorepellenza e un’elevata non igroscopicità, può assorbire acqua se immersa completamente. Tuttavia, grazie alla sua struttura, l’acqua assorbita tende a drenare spontaneamente, evitando ristagni e preservando l’integrità del materiale.

L’assorbimento d’acqua diventa persistente solo se il materiale è racchiuso in involucri impermeabili o rivestito con materiali che impediscono il drenaggio. Anche in presenza di umidità, la lana minerale non subisce fenomeni di marcescenza o deterioramento biologico, poiché è un materiale inorganico e non favorisce lo sviluppo di muffe o batteri.

È importante notare che la presenza di acqua può temporaneamente ridurre le prestazioni isolanti del materiale. Tuttavia, una volta completamente asciugato, il prodotto riacquista le sue caratteristiche originali senza subire alterazioni strutturali o funzionali.

Durabilità

La lana minerale si distingue per la sua elevata durabilità, garantita da una combinazione di proprietà fisiche e chimiche che ne preservano l’integrità nel tempo. Grazie alla sua stabilità dimensionale, il materiale non subisce deformazioni o variazioni significative anche dopo anni di utilizzo. Essendo un materiale inorganico, è resistente all’attacco di microrganismi come muffe e batteri, contribuendo così a garantire un ambiente sano e sicuro.

Numerosi studi condotti su installazioni di lana minerale realizzate diversi decenni fa hanno confermato che il materiale mantiene pienamente le sue funzionalità nel tempo, senza evidenziare degrado o perdita di efficacia nell’isolamento termico. Queste caratteristiche rendono la lana minerale una soluzione affidabile e duratura per l’isolamento degli edifici, assicurando prestazioni costanti per l’intero ciclo di vita della costruzione.

Conformità della lana di roccia ai CAM

I materiali isolanti utilizzati per l’involucro edilizio devono possedere la marcatura CE, garantita da norme armonizzate o da un ETA (European Technical Assessment). Questa certificazione prevede la Dichiarazione di Prestazione (DoP), in cui sono specificati valori di conduttività termica (λ) o resistenza termica (R).

Gli isolanti devono rispettare anche il Regolamento REACH, escludendo sostanze estremamente preoccupanti (SVHC) oltre lo 0,1% del peso, nonché evitare agenti espandenti dannosi per l’ozono (come HCFC) e catalizzatori al piombo.

Per i prodotti costituiti da lane minerali, queste devono essere conformi alla Nota Q o alla Nota R di cui al regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP). La conformità alla Nota Q deve essere attestata tramite quanto previsto dall’articolo 32 del Regolamento REACH e, a partire dal 1° gennaio 2018, tramite certificazione (per esempio EUCEB) conforme alla ISO 17065 che dimostri, tramite almeno una visita ispettiva all’anno, che la fibra è conforme a quella campione sottoposta al test di bio-solubilità. La conformità alla Nota R deve essere attestata tramite quanto previsto dall’articolo 32 del Regolamento REACH.

Nel caso specifico di un prodotto isolante in lana di roccia deve essere garantita una percentuale minima di contenuto riciclato del 15%, come specificato nelle normative sui CAM. Questo aspetto è fondamentale per assicurare la sostenibilità ambientale dei prodotti impiegati.

Lana di roccia: classificazione e smaltimento

La normativa di riferimento a livello nazionale in materia di rifiuti è rappresentata dal D.Lgs. 152/2006. Secondo tale decreto gli oneri relativi alla corretta gestione e smaltimento dei rifiuti sono a carico del produttore (la persona la cui attività ha prodotto rifiuti).

Caratterizzazione del rifiuto

La normativa europea stabilisce che il produttore è responsabile della classificazione dei rifiuti, assegnando loro un codice CER secondo i parametri definiti nel Regolamento 1357/2014, i quali si riflettono nelle disposizioni del Regolamento CLP. Questo processo implica una valutazione delle caratteristiche di pericolosità del rifiuto. Tale classificazione deve essere realizzata in fase preliminare, con l’obiettivo di implementare adeguate misure di protezione per la salute dei lavoratori e per l’ambiente.

I materiali isolanti, comprese le lane minerali, devono essere classificati con uno dei seguenti codici:

17.06.03, che identifica un rifiuto speciale pericoloso;
17.06.04, che identifica un rifiuto speciale non pericoloso.

Nel caso in cui il rifiuto sia composto da lane minerali, la prima operazione da compiere è un’analisi documentale, esaminando la scheda tecnica di utilizzo corretto (o altro documento simile rilasciato dal produttore). Se tale documentazione conferma che la fibra è conforme alla Nota Q, è possibile assegnare direttamente il codice CER 17.06.04, senza necessità di ulteriori analisi.

In tal caso, è fondamentale conservare la scheda di utilizzo corretto (o un documento equivalente), che dovrà essere messa a disposizione per eventuali verifiche da parte delle autorità competenti. Può essere utile anche conservare il documento di trasporto del materiale in questione.

Se non si dispone della documentazione che attesti la conformità della fibra alla Nota Q, si potrà procedere con un’analisi per verificare la conformità alla Nota R. Nel caso in cui nemmeno questa conformità venga accertata, il rifiuto dovrà essere classificato, in via precauzionale, con il codice CER 17.06.03.

Per l’attribuzione del codice CER, i rifiuti costituiti da lane minerali sono da analizzare secondo il seguente schema:

Diagramma attribuzione codice CER – lane minerali (UNI/PdR 65:2019)

Smaltimento del rifiuto

Lo smaltimento del rifiuto avviene con il conferimento in discarica. Per i rifiuti costituiti esclusivamente da lane minerali la legislazione citata attesta che, anche se classificati come pericolosi, possono essere smaltiti nelle discariche per rifiuti non pericolosi. Il deposito dei rifiuti avviene direttamente all’interno della discarica in celle dedicate, realizzate con gli stessi criteri adottati per i rifiuti inerti ed effettuato in modo tale da evitare la frantumazione dei materiali.

Lana di roccia e lana di vetro: quali sono le differenze?

La lana di roccia viene spesso comparata alla lana di vetro. Entrambe le soluzioni offrono ottime capacità di isolamento termico, elevata resistenza meccanica, atossicità, stabilità dimensionale, resistenza al fuoco, assenza di odori, sostenibilità ambientale e facilità di installazione. Inoltre, vantano una buona resistenza all’umidità e all’acqua, un costo competitivo e una lunga durata nel tempo. Nonostante queste affinità, lana di roccia e lana di vetro presentano differenze significative. Le due tipologie di isolante divergono per la composizione delle materie prime, il processo produttivo e alcune specifiche caratteristiche tecniche, rendendole più o meno adatte a determinati utilizzi in ambito edilizio e industriale.

Cos’è la lana di vetro?

La lana di vetro è un materiale costituito per il 95% da materie prime naturali e riciclate, come sabbia e vetro riciclato. L’impiego di resine organiche e vegetali nella sua composizione contribuisce a migliorare la qualità dell’aria negli ambienti interni, assicurando un elevato livello di comfort abitativo. Inoltre, grazie alla sua struttura altamente traspirante, previene la formazione di muffe e condensa. Dal punto di vista delle prestazioni, la lana di vetro offre eccellenti capacità di isolamento termico e acustico, comparabili a quelle della lana di roccia. Presenta una classificazione di reazione al fuoco A1, il che significa che è incombustibile e non contribuisce alla propagazione delle fiamme. Inoltre, è idrorepellente ed elastica, caratteristica che le consente di resistere efficacemente a vibrazioni e assestamenti strutturali.

La lana di roccia è cancerogena?

La possibile correlazione tra lana di roccia e cancerogenicità è stata oggetto di numerose indagini da parte di autorevoli enti internazionali, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). Gli studi condotti finora hanno confermato che le fibre minerali, tra cui la lana di roccia, non presentano rischi cancerogeni per la salute umana.

La Direttiva Europea 97/69/CE e il Regolamento CE 790/2009 confermano la sua biosolubilità e l’assenza di effetti irritanti per il sistema respiratorio.

Il Regolamento Europeo 1271/2008 stabilisce criteri precisi per valutare la sicurezza delle fibre minerali, considerando due parametri fondamentali: biosolubilità e diametro delle particelle. La lana di roccia rientra tra le fibre facilmente smaltibili dall’organismo e il suo diametro medio ponderale supera i 6 micron, riducendo il rischio di inalazione profonda.

Infine, studi epidemiologici confermano che l’esposizione professionale alla lana di roccia non comporta rischi superiori a quelli della popolazione generale. Per ulteriore sicurezza, è sempre consigliato consultare le schede tecniche del prodotto, che riportano informazioni dettagliate sulla composizione e sulle proprietà delle fibre.

Esempi di pannelli in lana di roccia e principali produttori

Di seguito un elenco dei principali produttori di lana di roccia.

ROCKWOOL, leader mondiale nelle soluzioni in lana di roccia che riguardano isolamento degli edifici, isolamento industriale e tecnico per il settore produttivo, nautica e offshore, soluzioni personalizzate per applicazioni industriali, sistemi per pareti e facciate, isolamento acustico dei soffitti, substrati per l’orticoltura, soluzioni di fibre artificiali, controllo del rumore e delle vibrazioni. Tra i prodotti troviamo:

Floorrock Acoustic CP5: pannello resiliente in lana di roccia non rivestito ad alta densità per l’isolamento acustico e termico dei sistemi di pavimentazione galleggiante;
Frontrock (RP-PT): pannello rigido in lana di roccia non rivestito ad alta densità, per isolamento termico ed acustico.

FIBRAN, leader nella progettazione e produzione di isolanti in lana minerale, polistirene estruso e polistirene espanso. Tra i prodotti troviamo:

FIBRANgeo BP-70-L: pannello rigido idrorepellente in lana di roccia biosolubile a fibre semi orientate, con bordo battentato sui quattro lati, marcato CE conformemente alla norma UNI EN 13162, in spessore variabile;
FIBRANgeo BP-ETICS PLUS: pannello rigido idrorepellente in lana di roccia biosolubile a fibre semi orientate, marcato CE conformemente alla norma UNI EN 13162, in spessore variabile.

KNAUF, leader mondiale nel settore delle costruzioni e dei materiali edili innovativi e sostenibili. Tra i prodotti troviamo:

SmartWall N C1: pannello rigido in lana minerale di roccia rivestito su un lato con primer ai silicati di calcio. SmartWall N C1 è la soluzione ideale per l’isolamento termico (λD 0,034 W/mK) e acustico performante e sicuro (incombustibile – A1) in applicazione a cappotto (ETICS), grazie al rivestimento ai silicati di calcio che rende il pannello immediatamente pronto per accogliere la rasatura armata senza necessità di ulteriori lavorazioni, semplificando la posa del sistema e riducendo i tempi di esecuzione;

SmartRoof XTRA: pannello rigido in lana minerale di roccia senza rivestimento. SmartRoof XTRA garantisce un’ottima combinazione di isolamento termico invernale (λD 0,039 W/mK) ed estivo (altissima densità), massima sicurezza in caso di incendio (incombustibile – A1) ed eccezionali valori di resistenza a compressione (100 kPa – 1000 N).

 

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