
La muratura in laterizio
Muratura in laterizio: cos’è, tipologie, percentuale di foratura, progetto, esecuzione e computo metrico
La muratura in laterizio è una delle tecniche costruttive più antiche e diffuse nella storia dell’architettura. Sin dall’epoca romana, il laterizio è stato utilizzato come materiale da costruzione per la sua durabilità, resistenza meccanica, isolamento termico e facilità di produzione.
Di seguito analizziamo in dettaglio le caratteristiche tecniche del laterizio, i processi di produzione, le tipologie di muratura, e le considerazioni progettuali e strutturali legate al suo impiego.
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Murature in laterizio
Le murature in laterizio sono strutture edilizie realizzate mediante l’impiego di elementi in laterizio, un materiale da costruzione ottenuto dalla cottura di un impasto di argilla. Il laterizio è usato da millenni per la costruzione di edifici grazie alla sua versatilità, resistenza e durabilità. La composizione tipica comprende:
argilla: principalmente costituita da silicato di alluminio, l’argilla conferisce plasticità al materiale durante la modellazione;
sabbia: aggiunta per ridurre la plasticità e migliorare la lavorabilità;
additivi: possono essere aggiunti per migliorare la resistenza al fuoco, l’isolamento termico, o altre proprietà specifiche.
Tipologie di murature in laterizio
Gli elementi principali delle murature in laterizio sono i “mattoni” e i “blocchi”, così suddivisi in base alla loro dimensione. Sono “mattoni” gli elementi di volume minore o uguale a 5500 cm³; oltre questa dimensione, gli elementi vengono definiti “blocchi”, che possono essere a fori orizzontali o verticali rispetto al piano di appoggio.
Questi elementi vengono legati tra loro con malte, generalmente a base di calce, cemento o un mix di entrambi. Esistono diverse tipologie di laterizio, classificate in base alla loro funzione strutturale e alla tecnica costruttiva:
muratura portante: progettato per supportare il peso dell’edificio, distribuendo i carichi verticali e garantendo la stabilità strutturale. È realizzata prevalentemente con mattoni pieni o blocchi resistenti;
muratura di tamponamento: viene utilizzata per chiudere gli spazi tra le strutture portanti (come pilastri e travi) in edifici a scheletro. Non ha funzione portante e serve principalmente per proteggere l’interno dall’ambiente esterno;
muratura faccia a vista: è esposta direttamente all’ambiente esterno senza intonaco di copertura, il che richiede l’uso di mattoni selezionati per l’estetica e la resistenza agli agenti atmosferici.
Le proprietà principali del laterizio sono:
resistenza alla compressione;
durabilità;
isolamento termico e acustico;
peso specifico: compreso tra 1.600 e 1.900 kg/m³.
Laterizi per murature: la percentuale di foratura
Nelle NTC 2018 sono riportate in modo preciso le caratteristiche degli elementi in laterizio destinati alle murature strutturali, determinandone la classificazione in base alle dimensioni e alla percentuale di foratura, ossia il rapporto tra la superficie totale dei fori e la superficie complessiva della sezione di estrusione. Nel capitolo 4.5 delle NTC 2018, che si occupa delle murature portanti in generale senza approfondire gli aspetti relativi alla progettazione sismica (esclusa per le costruzioni situate in zona sismica 4), non vengono fornite specifiche riguardanti la resistenza a compressione degli elementi, sia ordinari che rettificati.
Gli elementi in laterizio sono classificati in:
elementi pieni φ ≤ 15% f ≤ 9 cm2, sono caratterizzati da una elevata resistenza meccanica e sono utilizzati principalmente per murature portanti;
elementi semipieni 15% < φ ¾ 45% f ≤ 12 cm2, questi mattoni sono comunemente utilizzati per murature portanti e di tamponamento in cui è richiesta una buona combinazione tra resistenza e isolamento termico;
elementi forati 45% < φ ¾ 55% f ≤ 15 cm2, sono impiegati principalmente per murature di tamponamento e divisorie, dove il peso ridotto e le proprietà isolanti sono più importanti della resistenza meccanica.
La percentuale di foratura è espressa dalla formula seguente:
φ = 100 F/A
dove:
F è l’area complessiva dei fori passanti e profondi non passanti;
A è l’area lorda della faccia delimitata dal suo perimetro.
Nel caso dei blocchi in laterizio estrusi la percentuale di foratura φ coincide con la percentuale in volume dei vuoti come definita dalla norma UNI EN 772-9:2007.
Per quanto riguarda, invece, la progettazione sismica di costruzioni in muratura portante (cap. 7.8, Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008) devono essere impiegati esclusivamente elementi pieni o semipieni per i quali sia garantita una resistenza caratteristica ai carichi verticali non inferiore a 5,0 MPa.
Muratura in laterizio pareti esterne: progetto ed esecuzione
Per una corretta esecuzione delle pareti esterne in laterizio, è fondamentale che il progettista indichi con precisione e completezza tutte le specifiche relative ai materiali nella relazione tecnica, necessarie per “identificare” e “qualificare” i materiali e i prodotti utilizzati a scopo strutturale. In particolare, devono essere specificati:
il tipo di elemento in laterizio (pieno, semipieno o forato);
le caratteristiche della malta, sia essa a prestazione garantita o a composizione prescritta, lo spessore e le proprietà dei giunti orizzontali e verticali;
l’eventuale presenza di armature (come barre e tralicci).
Il direttore dei lavori ha il compito di assicurarsi che tutte le prescrizioni del progetto siano rispettate dall’impresa esecutrice, verificando anche la conformità dei prodotti alla marcatura CE. Per i laterizi, ciò significa garantire la loro conformità alla norma europea armonizzata UNI EN 771-1 (“Specifica per elementi per muratura – Elementi per muratura di laterizio”). Il direttore dei lavori può inoltre effettuare ulteriori controlli sui materiali, utilizzando i metodi di prova appropriati indicati nella serie UNI EN 772, per garantirne l’idoneità all’uso specifico previsto.
Il collaudatore, da parte sua, dovrà assicurarsi che tutte le prescrizioni progettuali siano state rispettate, controllando l’esecuzione della muratura, la quale è cruciale per la sicurezza complessiva dell’edificio. Egli esaminerà campioni degli elementi resistenti, verificherà la qualità della malta e analizzerà i risultati delle prove di laboratorio sui materiali utilizzati, che devono essere forniti dal produttore in conformità con la norma europea citata.
Impermeabilità all’aria negli edifici in laterizio: errori da evitare e strategie progettuali efficaci
Garantire un’elevata impermeabilità all’aria negli edifici in laterizio è fondamentale per migliorare l’efficienza energetica, il comfort abitativo e la durabilità delle strutture. Una progettazione attenta e una corretta esecuzione di intonaci, sigillature e raccordi consentono di ottenere un involucro edilizio continuo e performante. Scopriamo come.
L’importanza della tenuta all’aria negli edifici in laterizio
L’ermeticità di un edificio influisce direttamente sulle sue prestazioni energetiche e sul benessere degli occupanti. Negli edifici realizzati in laterizio, il controllo delle infiltrazioni d’aria è essenziale per ridurre le dispersioni termiche e prevenire fenomeni di condensa interstiziale, che possono compromettere la qualità e la durabilità della struttura.
Un’efficace strategia di tenuta all’aria consente non solo di contenere i costi energetici e di manutenzione, ma anche di migliorare la salubrità degli ambienti interni, impedendo l’ingresso di inquinanti, polveri e allergeni. Inoltre, garantisce una distribuzione uniforme delle temperature, evitando correnti d’aria indesiderate e differenze termiche tra le diverse zone dell’edificio.
Misurazione della permeabilità all’aria: il Blower Door Test
Attualmente, la normativa nazionale non impone requisiti specifici per la permeabilità all’aria degli edifici, ma alcune amministrazioni locali hanno introdotto parametri più restrittivi all’interno dei loro regolamenti edilizi. Uno degli strumenti principali per verificare il livello di tenuta all’aria è il Blower Door Test, un test che misura le infiltrazioni d’aria creando una differenza di pressione tra l’interno e l’esterno dell’edificio.
Questa procedura è fondamentale per valutare l’efficienza energetica della struttura e identificare eventuali punti critici, come giunti tra pareti e serramenti, attraversamenti impiantistici o imperfezioni nella posa degli intonaci.
In base ai Criteri Ambientali Minimi (CAM), la normativa tecnica UNI EN ISO 9972:2015 stabilisce valori di riferimento per la permeabilità all’aria, con limiti più stringenti per le ristrutturazioni importanti di primo livello.
Soluzioni per garantire la tenuta all’aria negli edifici in laterizio
Poiché i blocchi in laterizio sono costituiti da un materiale poroso, non possono assicurare l’ermeticità semplicemente con la loro disposizione o con l’applicazione di collanti. La soluzione più efficace ed economica consiste nella realizzazione di un rivestimento continuo con intonaci plastici applicati sulle superfici interne.
Affinché questo strato garantisca una protezione efficace, è necessario che venga applicato uniformemente con uno spessore di almeno 5 mm, prestando particolare attenzione ai giunti tra i blocchi per evitare la formazione di percorsi d’aria. Inoltre, è opportuno estendere l’intonaco anche nelle zone coperte da battiscopa, rivestimenti o controsoffitti, così da eliminare possibili punti di discontinuità nella barriera ermetica.
L’uso di intonaci fibrorinforzati può ridurre il rischio di fessurazioni dovute agli assestamenti strutturali. Inoltre, l’impiego di materiali naturali come calce e argilla favorisce la traspirabilità delle pareti e aiuta a mantenere un microclima interno salubre.
Errori da evitare nella progettazione della tenuta all’aria
Nonostante l’importanza dell’ermeticità negli edifici in laterizio, errori di progettazione e posa possono compromettere le prestazioni dell’involucro edilizio. Tra i più comuni troviamo:
giunti non sigillati correttamente, che possono creare varchi per le infiltrazioni d’aria;
discontinuità negli strati di tenuta, soprattutto nelle connessioni tra pareti, solai e serramenti;
mancata sigillatura delle canalizzazioni impiantistiche, come tubazioni e condotti di ventilazione;
applicazione di intonaci troppo sottili, che non garantiscono una copertura uniforme;
deterioramento delle guarnizioni e delle sigillature, spesso dovuto all’uso di materiali economici o inadeguati.
Strategie di progettazione per un involucro ermetico
Per garantire una continuità della tenuta all’aria, è essenziale adottare un approccio progettuale integrato fin dalle prime fasi di realizzazione. La cosiddetta “regola della matita rossa” prevede di poter tracciare un segno continuo lungo tutto il perimetro dell’involucro edilizio senza interruzioni, individuando e risolvendo in anticipo eventuali criticità.
Alcuni punti particolarmente delicati includono:
connessioni tra murature e solai: è utile realizzare un rinzaffo preliminare prima della posa del massetto e degli intonaci per evitare infiltrazioni d’aria;
raccordi tra murature e coperture: nelle strutture miste, è importante utilizzare materiali elastici per compensare eventuali movimenti e fessurazioni. Nei tetti in legno, la sigillatura degli elementi strutturali con nastri espandenti o collari flessibili garantisce una maggiore tenuta;
giunzioni tra murature e serramenti: il nodo primario tra pareti e controtelaio deve essere sigillato con schiume poliuretaniche basso espansive, conformi alla norma UNI 11673-1, per garantire un’adeguata ermeticità e impermeabilità al vapore;
attraversamenti impiantistici: tubazioni, canalizzazioni e scatole.
Computo metrico muratura in laterizio
La redazione di un computo metrico per la muratura in laterizio richiede un’accurata attenzione a vari fattori tecnici, che influenzano direttamente la precisione del calcolo, l’ottimizzazione dei costi e la qualità complessiva del progetto. Di seguito vengono esaminate in dettaglio le principali considerazioni tecniche da adottare nella stesura di questo documento.
Precisione delle misurazioni
Una delle prime e più cruciali fasi nella redazione del computo metrico è la misurazione accurata delle superfici e dei volumi di muratura. Le misure devono essere eseguite con grande precisione, considerando non solo le dimensioni planimetriche delle pareti, ma anche l’altezza e lo spessore delle murature. È essenziale includere le aperture (come porte e finestre) nelle misurazioni, sottraendo le relative superfici dal calcolo totale della muratura per evitare sovrastime dei materiali.
Per le murature in laterizio, il calcolo dello spessore non deve limitarsi alla dimensione del blocco, ma deve includere anche lo spessore del giunto di malta. La malta, infatti, può variare di spessore in base alla tecnica di posa e alle specifiche richieste del progetto, con impatti significativi sul volume totale di muratura e, quindi, sulla quantità di materiali necessari. L’accuratezza di queste misurazioni è fondamentale per garantire un’adeguata previsione dei costi e per evitare sprechi o carenze di materiali.
Selezione e specifica dei materiali
La scelta dei materiali è un altro aspetto tecnico importante del computo metrico. I materiali devono essere selezionati non solo in base alle esigenze progettuali e alle normative vigenti, ma anche considerando le condizioni specifiche del cantiere e l’efficienza globale dell’intervento edilizio. Per quanto riguarda i blocchi di laterizio, è necessario specificare dettagliatamente il tipo (pieno, semipieno, forato, porizzato, ecc.), le dimensioni, le caratteristiche tecniche come la resistenza a compressione e le prestazioni termiche e acustiche. È fondamentale che i materiali siano compatibili con le prestazioni richieste per la muratura, sia essa portante, di tamponamento o divisoria.
La scelta della malta è altrettanto importante. La malta può essere di diversi tipi, come quella a prestazione garantita o a composizione prescritta, e deve essere specificata con attenzione per garantire l’adesione e la resistenza meccanica necessaria. Lo spessore dei giunti di malta, sia orizzontali che verticali, deve essere coerente con le indicazioni progettuali, poiché influisce direttamente sulle prestazioni strutturali e sull’efficienza termica della muratura.
Valutazione dei costi della manodopera
Oltre ai materiali, il computo metrico deve riflettere con precisione i costi di manodopera, che rappresentano una componente significativa del costo complessivo del progetto. La manodopera non è uniforme e può variare in base alla complessità delle lavorazioni, alla tipologia di muratura, alle condizioni del cantiere e alle specifiche richieste tecniche.
Ad esempio, la posa di blocchi di laterizio porizzati o di elementi speciali come architravi in laterizio armato può richiedere un’attenzione particolare e una maggiore competenza da parte degli operai, comportando un aumento dei costi di manodopera. Inoltre, le lavorazioni accessorie, come l’inserimento di armature, l’intonacatura, o l’installazione di sistemi di isolamento termico, devono essere considerate con cura per riflettere accuratamente il tempo e le risorse necessarie.
Lavorazioni complementari e voci supplementari
Il computo metrico deve includere anche tutte le lavorazioni complementari che, pur non essendo strettamente parte della muratura in laterizio, sono indispensabili per il completamento dell’opera e per il rispetto delle prestazioni progettuali. Tra queste voci possono figurare l’installazione di architravi, l’applicazione di intonaci interni ed esterni, la realizzazione di giunti sismici, e l’implementazione di sistemi di isolamento termico o acustico.
L’adozione di un isolamento termico esterno, come un sistema a cappotto, o interno, può avere un impatto significativo sui costi e sulle quantità di materiali. È essenziale che queste lavorazioni siano ben dettagliate nel computo metrico, specificando i materiali utilizzati, lo spessore degli isolanti e le tecniche di posa. Le voci supplementari devono essere attentamente calcolate per evitare sorprese durante l’esecuzione dei lavori.
Conformità normativa e controllo qualità
Infine, il computo metrico deve garantire che tutte le lavorazioni e i materiali siano conformi alle normative vigenti, come le “Norme Tecniche per le Costruzioni” e gli standard europei (es. UNI EN 771-1 per i laterizi). La conformità normativa non è solo un requisito legale, ma è anche essenziale per garantire la sicurezza, la durabilità e l’efficienza dell’edificio.
Il controllo qualità deve essere un elemento centrale nella redazione del computo metrico. Questo implica non solo la verifica della marcatura CE dei materiali, ma anche l’esecuzione di prove di laboratorio sui materiali impiegati, come richiesto dalle normative. Il computo metrico deve prevedere tutte le attività di verifica e controllo, inclusi i campionamenti e le prove necessarie, assicurando così che i materiali rispondano ai requisiti progettuali e normativi.
Contenuto ed esempio di computo metrico strutture in laterizio
Un computo metrico per muratura in laterizio include generalmente le seguenti voci:
descrizione delle lavorazioni: si specifica dettagliatamente il tipo di muratura (portante, di tamponamento, divisoria), il tipo di elemento in laterizio (pieno, semipieno, forato) e le eventuali caratteristiche particolari (muratura faccia a vista, presenza di isolamento, ecc.);
quantità: si indica la quantità di materiale richiesto, solitamente espressa in metri cubi (m³) per la muratura, oppure in metri quadrati (m²) se si tratta di pareti sottili o rivestimenti;
prezzo unitario: si fornisce il costo unitario del materiale o della lavorazione (ad esempio, il costo per m³ di muratura in laterizio), basato su listini di mercato o stime fornite dall’impresa esecutrice;
costo totale: si calcola il costo totale per ogni voce del computo, moltiplicando la quantità per il prezzo unitario;
voci aggiuntive: potrebbero includere lavorazioni complementari come la posa di architravi, rinforzi strutturali, realizzazione di giunti sismici, trattamento delle superfici (intonaci, rasature), e l’inserimento di isolanti termici o acustici.
Ecco un esempio semplificato di un computo metrico per una muratura in laterizio:
Esempio semplificato di computo metrico strutture in laterizio
Grazie al software progettazione edilizia puoi creare una stratigrafia che contiene almeno uno strato di elementi in laterizio.
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