Il MIT torna sugli incentivi tecnici: necessari i contratti, validi anche in caso di revoca, esclusi per la gestione finanziaria

Il MIT torna sugli incentivi tecnici: necessari i contratti, validi anche in caso di revoca, esclusi per la gestione finanziaria

Incentivi del 2% subordinati alla stipula del contratto, riconosciuti anche in caso di revoca dell’appalto, esclusi i bonus per la gestione finanziaria

Nuovi chiarimenti dal MIT sulle condizioni per l’erogazione degli incentivi ai tecnici della Pubblica Amministrazione in risposta a 3 quesiti posti da diverse amministrazioni.

 

Sai che dal 1° gennaio 2025 la tua Stazione Appaltante deve dotarsi di un Ambiente di Condivisione Dati per gestire appalti superiori a 2 milioni di euro? Scopri la soluzione per la gestione informativa digitale delle costruzioni

L’erogazione del bonus è subordinata alla stipula del contratto

Il parere n. 3090/2025 riguarda la possibilità di riconoscere l’incentivo ai dipendenti anche quando l’attività progettuale non si conclude con successo. A formulare la richiesta è stata l’Autorità idrica toscana, evidenziando che i tecnici dell’amministrazione hanno completato tutte le fasi di progettazione e programmazione per una gara relativa all’affidamento del servizio idrico integrato. Tuttavia, l’ente non ha la certezza che la gara verrà effettivamente avviata, poiché potrebbero verificarsi scenari alternativi, come una proroga del contratto in essere o altre forme di gestione del servizio. L’interrogativo posto riguarda dunque la possibilità di erogare comunque gli incentivi ai tecnici coinvolti, in base alle attività di programmazione e progettazione già svolte. La risposta del Ministero delle Infrastrutture è negativa: viene ribadito che l’erogazione del bonus è subordinata alla stipula del contratto, senza la quale l’incentivo non può essere concesso.

Incentivo garantito anche in caso di revoca

Il parere 3078/2025 riguarda un altro aspetto: l’erogazione dell’incentivo nel caso in cui l’opera progettata non venga realizzata. Si chiede se il bonus possa essere riconosciuto ai tecnici che si sono occupati della programmazione e della preparazione dei documenti di gara, indipendentemente dall’effettiva esecuzione dell’opera. Inoltre, si domanda se l’incentivo rimanga valido anche nel caso in cui il contratto venga risolto prima della conclusione dei lavori. Il MIT conferma che, in entrambi i casi, il bonus può essere erogato, a patto che l’ente abbia previsto questa possibilità nel proprio regolamento sugli incentivi tecnici.

Esclusione degli incentivi per la gestione finanziaria

L’ultimo parere, il 3076/2025, riguarda le attività che possono beneficiare dell’incentivo. Un ente ha sollevato dei dubbi derivanti dall’interpretazione di due deliberazioni della Corte dei Conti Toscana, che sembravano escludere alcune attività di programmazione dall’ambito degli incentivi.

Il MIT ha esaminato le normative e le pronunce della Corte, confermando che non vi sono discrepanze rispetto agli orientamenti già espressi dallo stesso Mit e dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac). In particolare, si ribadisce che le attività di programmazione della spesa per investimenti, come la pianificazione triennale e l’aggiornamento annuale, rientrano tra quelle incentivabili. Tuttavia, restano escluse le attività legate alla gestione finanziaria, tra cui l’accensione di mutui per il finanziamento delle opere, come già indicato dall’Anac. Pur riconoscendo la possibilità di premiare le attività di programmazione, si precisa che non possono essere incluse tra quelle incentivabili le operazioni di natura finanziaria, in quanto non direttamente collegate alle procedure di affidamento ed esecuzione dei lavori.

Il Mit chiarisce che le attività riconducibili alla programmazione della spesa per investimenti, come definite dall’art. 37 del D.Lgs. 36/2023, possono beneficiare dell’incentivo. Viceversa, non sono ammissibili i premi per attività di monitoraggio e controllo degli aspetti finanziari.

Leggi l’approfondimento: Gli incentivi tecnici nel nuovo codice appalti

Sai che dal 1° gennaio 2025 la tua Stazione Appaltante deve dotarsi di un Ambiente di Condivisione Dati per gestire appalti superiori a 2 milioni di euro? Scopri la soluzione per la gestione informativa digitale delle costruzioni

Fonte: Read More