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Cos’è la manutenzione preventiva?
La manutenzione preventiva è l’insieme delle pratiche per mantenere in funzione le risorse e prevenirne i danni. Ecco cos’è e i 5 step per gestirla al meglio
All’interno di un’azienda è molto utile monitorare costantemente le risorse ed il loro stato operativo con lo scopo di prevenire danni ed ottimizzare la manutenzione degli impianti.
Questa pratica di routine altro non è che il principio fondante della manutenzione preventiva, che può essere di grande aiuto per aumentare la vita utile degli impianti. Se hai bisogno di gestire una strategia di questo tipo ti consiglio di provare un facility management software, che semplifica il tuo lavoro e ti aiuta a produrre e a controllare tutte le operazioni di manutenzione necessarie.
Ma conosci i vari tipi di manutenzione preventiva ed i suoi vantaggi? Scopriamoli in questo articolo!
Definizione di manutenzione preventiva
La manutenzione preventiva è l’insieme di procedure ordinarie, eseguite regolarmente, volte a mantenere le apparecchiature in buono stato, a prevenire l’insorgere di danni prima del tempo e a ridurre il rischio di incidenti.
Se “prevenire è meglio che curare”, il suo fine ultimo è risolvere preventivamente piccoli problemi prima che diventino più importanti e causino danni maggiori agli asset.
Una manutenzione preventiva efficace viene pianificata e programmata sulla base dell’utilizzo, delle raccomandazioni del produttore e soprattutto di un monitoraggio proattivo delle risorse interne; in questo modo è possibile intervenire tempestivamente aumentando la durata delle risorse e riducendo i tempi di inattività.
Esempi di applicazioni di manutenzione preventiva
La manutenzione preventiva è necessaria in tutti quegli asset che sono fondamentali in un processo produttivo e per i quali un danno potrebbe causare perdite importanti nella produzione con conseguenti perdite economiche.
Le attività che rientrano all’interno della manutenzione preventiva sono varie e numerose ed è importante che siano programmate ispezioni regolari al fine di identificare con precisione quali parti di un macchinario necessitano di un intervento e qual è il tipo di intervento da mettere in atto.
Esempi di manutenzione preventiva sugli impianti sono:
ispezioni;
pulizia;
regolazioni;
riparazioni.
Azioni chiave di un’attività di manutenzione preventiva
Tipologie di manutenzione preventiva
Vi sono differenti tipi di manutenzione preventiva che possono essere applicati agli asset e nessuno è migliore degli altri, il tutto dipende dalle differenti situazioni che possono generarsi e dagli obiettivi da raggiungersi. Le più importanti sono:
Manutenzione programmata
Manutenzione predittiva
Manutenzione basata sulle opportunità
Manutenzione legale
Manutenzione programmata
La manutenzione programmata è una strategia essenziale per la gestione efficace di attrezzature, impianti e infrastrutture, garantendo prestazioni ottimali e riducendo il rischio di guasti imprevisti. Questo approccio prevede l’esecuzione di interventi di manutenzione a intervalli prestabiliti, consentendo alle aziende di pianificare risorse, ridurre i tempi di inattività e migliorare la sicurezza sul lavoro.
I principali vantaggi della manutenzione programmata includono la prevenzione di guasti, grazie a ispezioni regolari che individuano problemi prima che diventino critici, e una maggiore efficienza operativa, poiché permette di ottimizzare l’uso del personale tecnico, evitando interventi d’emergenza e minimizzando interruzioni delle attività. Inoltre, riduce i costi di riparazione, consentendo una gestione più sostenibile delle risorse aziendali e prolungando la vita utile delle apparecchiature.
Esistono diverse modalità di manutenzione programmata: quella a intervalli fissi, basata su un calendario prestabilito, e quella fluttuante, che si adatta alle condizioni reali dell’equipaggiamento, spesso supportata da tecnologie di monitoraggio avanzate.
L’adozione di sistemi di gestione informatizzati (CMMS) facilita l’organizzazione degli interventi, tracciando lo stato delle attrezzature e migliorando la precisione della programmazione. Implementare un piano di manutenzione programmata non solo migliora la produttività e la sicurezza, ma assicura anche una gestione più efficiente dei costi e delle risorse, rendendo le aziende più competitive e sostenibili nel lungo termine.
Manutenzione predittiva
La manutenzione predittiva è una strategia innovativa che utilizza tecnologie avanzate per monitorare in tempo reale lo stato degli impianti e prevedere eventuali guasti prima che si verifichino.
Grazie all’uso di sensori, dispositivi IoT e algoritmi di machine learning, è possibile analizzare parametri come vibrazioni, temperatura e pressione per individuare anomalie e segnali di deterioramento. Questo approccio offre numerosi vantaggi, tra cui la riduzione dei costi operativi, poiché la manutenzione viene effettuata solo quando realmente necessaria, evitando sprechi di risorse e interventi non indispensabili. Inoltre, migliora l’affidabilità e la disponibilità delle attrezzature, riducendo i tempi di inattività non pianificati e aumentando la produttività. Un ulteriore beneficio è l’ottimizzazione della gestione delle risorse, in quanto permette di pianificare gli interventi in modo più efficiente, migliorando l’uso del personale tecnico e dei materiali.
La manutenzione predittiva trova applicazione in diversi settori, tra cui l’industria manifatturiera, il settore aeronautico e l’energia, dove il monitoraggio costante delle apparecchiature garantisce operazioni più sicure ed efficienti. Nonostante richieda un investimento iniziale in tecnologie e formazione del personale, i benefici a lungo termine, come l’estensione della vita utile degli asset e il miglioramento della sicurezza sul lavoro, rendono questa strategia una scelta sempre più adottata dalle aziende che puntano all’efficienza e alla sostenibilità operativa.
Manutenzione basata sulle opportunità
La manutenzione basata sulle opportunità è una strategia intelligente che permette di ottimizzare gli interventi di manutenzione sfruttando i periodi di inattività programmati o imprevisti degli impianti.
Invece di eseguire manutenzioni secondo un calendario fisso o in risposta a guasti improvvisi, questa metodologia consente alle aziende di pianificare interventi in modo più efficiente, riducendo al minimo l’impatto sulla produzione. I vantaggi principali includono la riduzione dei costi operativi, poiché si evita la necessità di interventi d’emergenza, e l’aumento dell’affidabilità delle attrezzature, grazie alla possibilità di eseguire riparazioni e sostituzioni nei momenti più opportuni. Inoltre, questo approccio ottimizza l’uso delle risorse tecniche e logistiche, permettendo di concentrare più attività di manutenzione in un’unica fermata e migliorando così la produttività del personale.
La manutenzione opportunistica trova applicazione in diversi settori industriali, come quello manifatturiero, petrolifero ed energetico, dove la gestione efficiente dei tempi di fermo è fondamentale per mantenere un’elevata continuità operativa. Implementare questa strategia richiede un’attenta pianificazione, un monitoraggio costante delle condizioni degli impianti e l’integrazione con altre metodologie di manutenzione, come la manutenzione predittiva e preventiva. Inoltre, l’uso di tecnologie avanzate, come l’analisi dei dati in tempo reale e l’intelligenza artificiale, può migliorare ulteriormente l’efficacia della manutenzione basata sulle opportunità, aiutando le aziende a prendere decisioni informate e a ridurre i costi complessivi.
Manutenzione legale
La manutenzione legale nel settore edilizio e immobiliare rappresenta un insieme di obblighi e procedure volti a garantire la conformità normativa, la sicurezza degli edifici e la protezione degli investimenti immobiliari. Questo concetto si riferisce alla necessità di eseguire interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria in conformità con le normative vigenti, evitando sanzioni legali e preservando il valore degli immobili.
Un aspetto fondamentale della manutenzione legale riguarda i contratti di locazione e le responsabilità di proprietari e inquilini: le clausole contrattuali devono chiarire chi è responsabile delle diverse attività di manutenzione, evitando dispute legali. Inoltre, molte giurisdizioni impongono ai proprietari di mantenere gli edifici in condizioni di sicurezza per gli occupanti, includendo obblighi relativi alla prevenzione incendi, all’efficienza energetica e alla stabilità strutturale.
Questo permette di ridurre i rischi di incidenti e controversie legali, mentre l’inosservanza degli obblighi di manutenzione può portare a multe, revoche delle autorizzazioni edilizie o cause legali da parte di inquilini e terzi danneggiati. Infine, la digitalizzazione della gestione immobiliare consente oggi di migliorare la manutenzione legale, grazie all’uso di software avanzati per il monitoraggio delle scadenze normative e la documentazione degli interventi, garantendo una gestione più efficiente e conforme alle leggi vigenti.
Vantaggi della manutenzione preventiva
Numerosi sono i vantaggi di questo tipo di manutenzione:
aumento del ciclo di vita delle risorse;
aumento dell’affidabilità e della produttività dei macchinari;
aumento della sicurezza all’interno del luogo di lavoro;
riduzione dei tempi di inattività non pianificati;
riduzione dei consumi energetici;
riduzione dei costi di riparazione.
Svantaggi della manutenzione preventiva
Gli svantaggi della manutenzione preventiva colpiscono principalmente le piccole aziende che si iniziano ad avvicinare alla metodologia, in quanto può comportare:
problemi di budget;
difficoltà organizzative;
problemi nella pianificazione;
richiesta di strumentazioni aggiuntive.
Pro e contro della manutenzione preventiva
Differenze tra manutenzione preventiva e altri tipi di manutenzione
Manutenzione predittiva
La manutenzione predittiva rappresenta l’evoluzione della manutenzione preventiva, avviandola all’industria 4.0. Entrambi i tipi, infatti, cercano di prevenire i guasti, ma la manutenzione predittiva utilizza un numero maggiore di dati attraverso l’utilizzo dei sensori di controllo dei macchinari che permettono di determinare l’esatto momento in cui effettuare l’intervento di manutenzione.
In questo modo non si va ad intervenire preventivamente, ma solo quado è necessario, risparmiando ulteriori costi. Naturalmente per investire su queste strategie è necessario considerare i costi iniziali ed i propri requisiti tecnologici.
Manutenzione correttiva
Manutenzione preventiva e manutenzione correttiva sono due strategie che si sviluppano in netta contrapposizione: la prima sviluppa tecniche di verifiche periodiche per evitare la generazione di danni alle risorse, agendo prima che essi insorgano, la seconda si sviluppa solo a seguito della generazione dei danni, riparando asset già guasti.
Apparentemente può sembrare meno costoso agire in maniera reattiva, ma in realtà non è così, ti consiglio infatti di approfondire tutte le sue caratteristiche leggendo l’articolo di approfondimento “Manutenzione correttiva: cos’è e come gestirla“.
Manutenzione programmata
La manutenzione programmata, invece, è un concetto più ampio che include non solo la manutenzione preventiva, ma anche altri tipi di interventi, come la manutenzione correttiva pianificata e la manutenzione migliorativa. Essa si concentra sulla gestione strategica della manutenzione attraverso una pianificazione dettagliata delle attività necessarie per mantenere la funzionalità degli edifici e degli impianti nel tempo. A differenza della manutenzione preventiva, che è focalizzata esclusivamente sulla prevenzione dei guasti, la manutenzione programmata può includere interventi reattivi, come la sostituzione di componenti dopo il rilevamento di un guasto, e predittivi, basati sull’analisi dei dati per anticipare potenziali problemi.
Manutenzione incentrata sull’affidabilità
La manutenzione incentrata sull’affidabilità (RCM – Reliability-Centered Maintenance), invece, è un metodo strategico che analizza le funzioni degli asset, le modalità di guasto e le conseguenze per ottimizzare la manutenzione in base alla criticità e ai dati operativi. Grazie all’uso di tecnologie avanzate come sensori IoT e analisi predittiva, l’RCM consente di eseguire interventi solo quando necessario, riducendo i costi e massimizzando l’affidabilità. Mentre la manutenzione preventiva è proattiva ma rigida, l’RCM è più flessibile e orientata al rischio, garantendo un migliore utilizzo delle risorse e una maggiore efficienza operativa.
Come creare un piano di manutenzione preventiva: 5 step essenziali da seguire
Un piano di manutenzione preventiva ti consente di indirizzare tutte le attività di manutenzione, in base ai tuoi obiettivi. Ecco 5 passi base essenziali per crearlo in maniera efficace:
scegli le risorse: sarà utile classificarle in ordine di importanza e valutare le criticità di ogni asset;
raccogli tutte le informazioni sulle risorse: schede tecniche, manuali, numeri di serie, frequenze di ispezione;
definisci le procedure standard da eseguire per ogni asset, individuando i vari responsabili ed operatori che avranno il compito di svolgerle;
pianifica a breve e lungo termine le ispezioni e gli interventi da realizzare per ogni risorsa;
archivia e tieni traccia di tutti i dati della manutenzione, degli ordini di lavoro e delle risorse investite.
Gestire tutte queste attività richiede ai facility manager un grosso impegno ed un’attenzione costante, per questo ti consiglio di affidarti ad uno strumento che ti aiuti a semplificare il lavoro e ad evitare errori.
Affidati subito ad un facility management software, un sistema potente e innovativo che ti consente di monitorare gli asset, pianificare le attività e risolvere le problematiche da un’unica piattaforma centralizzata, migliorando al tempo stesso la produttività, e riducendo i tempi e i costi legati alla gestione.
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