
Asset management: strategie e benefici nelle costruzioni
L’asset management nelle costruzioni è il processo di gestione dei beni patrimoniali di un’impresa. Scopri i benefici e le 4 best practices da implementare
Possedere e acquistare nuove attrezzature e macchinari è un fatto scontato per un’impresa di costruzioni, è una parte vitale del ciclo operativo e, come tale, anche la sua gestione diventa obbligatoria.
Tuttavia, l’asset management nel settore delle costruzioni viene spesso trascurato o preso meno sul serio di quanto dovrebbe. Un corretto asset management garantirà la massima produttività e sicurezza, migliorerà l’efficienza e, a sua volta, aumenterà i rendimenti dell’impresa.
Vediamo allora insieme cosa si intende più precisamente per asset management, quali strumenti di facility management possono essere di supporto e quali benefici apporta nell’industria delle costruzioni.
Che cos’è l’asset management nel mondo delle costruzioni?
Per capire che cosa si intende per asset management nel mondo delle costruzioni è utile capire prima di tutto che cosa rappresenti un bene in questo settore. In generale un bene rappresenta qualcosa di proprietà di una persona o di un’impresa e ha dunque un valore monetario. Nel settore delle costruzioni i beni sono moltissimi, variano in base alla fase del workflow in cui ci troviamo e rientrano tipicamente in due categorie: attrezzature e macchinari.
L’asset management nel mondo delle costruzioni rappresenta dunque il processo di gestione dei beni patrimoniali di un’impresa di costruzioni. Tale gestione include azioni di: sviluppo o acquisto, gestione e manutenzione, rinnovo o aggiornamento e cessione dei beni di cui l’impresa ha bisogno nel corso delle varie fasi progettuali ed esecutive. Il management di tali beni si suddivide in:
asset procurement: questa fase consiste nel cosiddetto approvvigionamento di beni, ovvero intercettare e procurare i beni di cui l’impresa ha bisogno. Affinché l’investimento risulti utile e vantaggioso, alla base dell’asset procurement vi è un’importante pianificazione. Prima, infatti, che un bene possa essere acquistato, è necessario dimostrare che:
sia un bene essenziale per l’impresa;
rispetti i requisiti standard per l’azienda, in termini soprattutto di sicurezza, efficienza e costi;
sia un bene certificato per fornire i risultati desiderati.
asset tracking and maintenance: questa fase include, come dice il termine stesso, il monitoraggio e la manutenzione delle risorse. Il processo di asset management, infatti, non finisce dopo che una risorsa viene procurata ma continuano in modo da garantire l’efficienza del bene acquistato. Più nel dettaglio questa fase comprende:
manutenzione;
rinnovo o ristrutturazione;
smaltimento e sostituzione.
Un approccio innovativo a queste attività può essere rappresentato dall’utilizzo del digital twin nell’asset management, una tecnologia che permette di monitorare e gestire i beni in tempo reale, migliorando l’efficienza operativa e riducendo i costi.
Componenti del processo di asset management
Perché l’asset management nel settore delle costruzioni è importante?
La gestione dei beni nel settore delle costruzioni è importante perché aiuta a mantenere l’impresa al massimo della sua efficienza. Ogni volta, infatti, che una risorsa non viene gestita bene, quindi il suo acquisto, la sua manutenzione e il suo smaltimento non vengono gestiti nel modo più efficiente possibile, sono l’impresa e i processi progettuali che sta affrontando a risentirne nel breve o lungo periodo. Se una risorsa smette momentaneamente di funzionare o si rompe si innescano tempi di inattività imprevisti che aumentano le inefficienze dell’intero processo.
Un corretto asset management, supportato dagli strumenti giusti, permetterà invece di:
risparmiare denaro;
rispettare i margini di profitto;
soddisfare i requisiti normativi;
gestire i rischi per la sicurezza;
ridurre i tempi di inattività;
gestire le condizioni delle risorse;
aumentare la costanza e l’uniformità in cantiere.
Quali sono i tipi di asset nel settore delle costruzioni?
Abbiamo anticipato che le risorse nel mondo delle costruzioni sono moltissime e varie in base alla fase progettuale ed esecutiva in cui ci troviamo e che sono tipicamente raggruppabili in attrezzature e macchinari. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono i principali tipi di bene nel settore AECO:
attrezzature edili: per attrezzature edili si intendono quei beni, spesso dall’elevato valore monetario, che le imprese utilizzano per svolgere lavori pesanti in cantiere come gru, ruspe, escavatori, trinciatori, finitrici e una serie di altre attrezzature specializzate a seconda del tipo di lavori di costruzione in corso. Le dimensioni, il valore, la necessità di personale specializzato e l’utilizzo di carburante rendono questi particolarmente importanti da gestire;
veicoli: i veicoli, come auto e camion, vengono considerati come beni a sé stante rispetto al resto delle attrezzature edili, in particolare se vengono utilizzati fuori dal cantiere per commissioni o trasporti;
computers e altri dispositivi: computers, telefoni cellulari, tablet o altri dispositivi tecnologici ed elettronici sono oggi onnipresenti nelle imprese e nei cantieri. Tali dispositivi necessitano di management tanto dal punto di vista delle funzionalità quanto dal punto di vista della sicurezza informatica;
strumenti e accessori: anche strumenti e accessori di dimensioni ridotte e non particolarmente sofisticati dal punto di vista tecnologico necessitano di gestione e manutenzione. Se un lavoratore ha bisogno di uno strumento per completare uno specifico lavoro e questo strumento non è presente in cantiere o ha qualche problema di funzionamento, nonostante lo strumento non sia tra i più sofisticati arrecherà allo stesso modo ritardi nei lavori e quindi perdite economiche. Per questo è indispensabile mantenere un inventario accurato degli strumenti e monitorarne l’utilizzo e l’usura;
strutture e servizi: ogni cantiere ha, in base alle sue dimensioni, piccole strutture di supporto ai lavoratori come servizi igienici e stazioni di lavaggio. Anche questi sono beni e dovrebbero essere monitorati all’interno del piano di asset management.
Quali sono i benefici dell’asset management nel settore delle costruzioni?
Ci sono numerosi vantaggi nell’implementare un piano di asset management nel settore edile. Tra questi troviamo:
monitoraggio di tutte le risorse in tempo reale: questo permette di pianificare la gestione e la manutenzione delle risorse evitando incidenti che pregiudicherebbero la sicurezza dei lavoratori e comporterebbero ritardi imprevisti;
riduzione del rischio di furto in cantiere: purtroppo, il settore delle costruzioni può essere oggetto di furti a causa dei beni di alto valore associati al settore. Implementando il monitoraggio dei beni di costruzione è possibile ridurre questo rischio. L’utilizzo, inoltre, di specifici facility management software permette di geolocalizzare gli asset e monitorare i beni migliorando la sicurezza in cantiere e creando un ambiente privo di stress;
valutazione delle prestazioni: grazie al monitoraggio in tempo reale sarà possibile per l’impresa valutare le risorse maggiormente utilizzate, quelle che invece potrebbero essere noleggiate anziché acquistate perché l’utilizzo è inferiore a quello previsto, ecc.;
comprensione del ciclo di vita dei beni da costruzione: l’asset management consente di monitorare tutte le attrezzature e i macchinari per riparazioni, manutenzione, rottamazione o vendita. Questo permette di avere sempre tutto pronto e nelle condizioni ottimali quando si sta per cominciare un lavoro;
ottimizzazione della sicurezza in cantiere: realizzare un piano di asset management vuol dire conoscere sempre lo stato delle attrezzature e dei macchinari e sapere quando è necessario intervenire, anche tramite manutenzione predittiva. Ovviamente disporre di risorse monitorate e mantenute aumenta il grado di sicurezza in cantiere.
Benefici dell’asset management
4 best practices per implementare strategie di asset management nelle costruzioni
Non esiste una maniera universalmente valida per un corretto asset management, ci saranno sempre variabili da tenere in considerazione in base alla specifica impresa e al singolo progetto. Esistono tuttavia delle best practices che possono risultare utili per tutte le imprese di costruzione, e sono:
avere le persone giuste nelle giuste posizioni: alla base di un processo di asset management efficiente vi è sempre un personale qualificato;
assicurarsi che i team comprendano il ciclo di vita delle attrezzature: ad esempio, una cosa è sapere che il vostro escavatore ha 11 anni, altra cosa è sapere cosa significa in termini di vita utile residua;
valutare i beni su base regolare: spesso alcune attrezzature o macchinari devono essere semplicemente rottamati e sostituiti. È indispensabile quindi valutare le risorse su base regolare e individuare in modo puntuale, al fine di evitare rischi sulla sicurezza, quelle risorse ormai arrivate a fine vita;
investire in un software per la gestione degli asset specifico e professionale: l’utilizzo di una tecnologia mirata aumenterà la produttività dei membri del team e faciliterà ogni tipo di asset management.
Esistono poi anche altri tools a supporto dell’attività di asset management, come i software per la gestione delle problematiche nelle costruzioni che ti consiglio di implementare nel tuo team di lavoro per gestire tutte le problematiche che si presentano nelle varie fasi del progetto di costruzione, rispettare sempre le scadenze e assicurarti la soddisfazione dei clienti e dei membri del team o semplicemente per la gestione degli interventi su attrezzature con l’apertura di ticket!
Uso di tecnologie innovative
L’uso di tecnologie innovative nell’asset management delle costruzioni sta rivoluzionando la gestione e l’ottimizzazione degli asset, migliorando efficienza, sostenibilità e redditività.
Il Building Information Modeling (BIM) consente una gestione digitale avanzata degli edifici, riducendo errori progettuali e migliorando la manutenzione predittiva.
Leggi anche BIM Asset Management: il BIM per la gestione dei beni.
I Digital Twin, repliche virtuali degli asset fisici, permettono di monitorare in tempo reale prestazioni e stato di conservazione, supportando decisioni basate su dati.
Leggi anche Digital Twin nell’Asset Management: guida completa e approfondimenti.
L’IoT (Internet of Things), con sensori intelligenti, fornisce dati dettagliati su consumi energetici, usura dei materiali e condizioni ambientali, abilitando strategie di manutenzione predittiva. Inoltre, l’integrazione di AI e Machine Learning consente di analizzare grandi quantità di dati per ottimizzare la gestione operativa e ridurre costi imprevisti.
Anche l’integrazione tra BIM e GIS contribuisce alla gestione olistica di un asset (che sia un’infrastruttura, un edificio. ecc.), unendo al dettaglio dei modelli BIM, le informazioni geospaziali del contesto in cui si inserisce.
Leggi anche GIS per l’Asset Management: la guida completa.
Infine, l’uso della blockchain e degli smart contracts garantisce trasparenza e sicurezza nelle transazioni e negli appalti, riducendo rischi di frodi e inefficienze burocratiche.
Queste tecnologie stanno trasformando il settore, rendendo la gestione degli asset più strategica, sostenibile ed efficiente.
Fonte: Read More