
È possibile liquidare gli incentivi tecnici in base ai SAL?
Se si parla di appalti di lavori con durata pluriennale, è consentito liquidare gli incentivi per le funzioni tecniche in base agli Stati Avanzamento Lavori (SAL)?
Un’amministrazione, impegnata nella stesura del proprio regolamento sugli incentivi, ha chiesto un parere al supporto giuridico del MIT in merito agli incentivi per le funzioni tecniche. Il regolamento in fase di definizione prevede che, per gli appalti di durata superiore ad un anno, la liquidazione degli incentivi maturati durante l’esecuzione non avvenga solo al termine del contratto e dopo l’approvazione della contabilità finale, ma anche in corrispondenza dei SAL. Questo processo avverrebbe previa verifica delle prestazioni effettivamente svolte e con la possibilità di rettifica in caso di aumenti di tempi o costi non giustificati.
Secondo la disciplina vigente, l’incentivo destinato a figure quali direttori dei lavori, personale dell’ufficio di direzione lavori, coordinatori per la sicurezza e collaboratori, può essere liquidato con la seguente suddivisione:
90% durante l’esecuzione dei lavori, in proporzione all’avanzamento della spesa (SAL);
10% dopo l’emissione del Collaudo tecnico amministrativo.
Questa previsione ha sollevato il dubbio sulla possibilità di procedere con pagamenti scaglionati in relazione alla maturazione dei SAL.
Con il parere n. 3226 del 30 gennaio 2025, il MIT ha chiarito la questione, richiamando il comma 3 dell’art. 45 del D.Lgs. n. 36/2023. Ha evidenziato che le modalità di riparto degli incentivi e le eventuali riduzioni per incrementi ingiustificati di costi o tempi sono definite direttamente dalle stazioni appaltanti e dagli enti concedenti, in base ai rispettivi ordinamenti.
Pertanto, la decisione sulle modalità di liquidazione degli incentivi resta a discrezione della stazione appaltante, nel rispetto delle normative vigenti.
Leggi l’approfondimento: Gli incentivi tecnici nel nuovo codice appalti
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