Estintore idrico: funzionamento, vantaggi e manutenzione

Estintore idrico: funzionamento, vantaggi e manutenzione

Estintore idrico: caratteristiche, requisiti, funzionamento, manutenzione e tempi di revisione da rispettare per essere sempre in regola

Gli estintori idrici sono essenziali nella lotta agli incendi di classe A, caratterizzati dalla combustione di materiali solidi, prevalentemente organici, come legno, carta e tessuti. Questi dispositivi, basati sull’utilizzo dell’acqua come agente estinguente primario, sfruttano le proprietà fisiche e termodinamiche del fluido per interrompere i processi di combustione mediante il raffreddamento delle superfici e l’eliminazione del calore dal triangolo del fuoco.

Cos’è un estintore idrico?

Gli estintori, in relazione all’agente estinguente in essi contenuto, si suddividono in:

idrici (a base d’acqua, inclusi gli estintori idrici a schiuma);
a polvere;
a biossido di carbonio (CO2);
a idrocarburi alogenati.

L’estintore idrico (o ad acqua) è un dispositivo antincendio portatile progettato per spegnere incendi di classe A, che coinvolgono materiali solidi combustibili come legno, carta, tessuti e plastica. Il suo agente estinguente principale è l’acqua, talvolta combinata con additivi chimici per migliorarne le prestazioni.

Come funziona un estintore idrico?

L’acqua contenuta nell’estintore idrico agisce abbassando la temperatura del materiale in fiamme, sottraendogli calore in quantità tale da interrompere il processo di combustione. Questo avviene sfruttando la capacità termica dell’acqua e la sua capacità di evaporare, che amplifica l’effetto di raffreddamento e riduce l’ossigeno disponibile nella zona di combustione.

Gli estintori di incendio portatili devono essere atti al funzionamento e resistenti all’urto a temperature comprese tra – 20° C (o -30°C per i paesi a basse temperature) e + 60° C. Per quelli ad acqua le temperature limiti inferiori devono essere +5°C, 0°C, -10°C, -15°C, -20°C, -25°C, -30°C a richiesta del produttore.

La scarica degli estintori a base d’acqua deve essere garantita come segue:

il tubo pescante deve essere di materiale resistente al mezzo estinguente utilizzato;
la scarica del mezzo estinguente deve avvenire attraverso un filtro atto a trattenere i corpi estranei. Questo filtro deve essere posto monte della più piccola sezione di passaggio del mezzo estinguente. Ciascun orifizio del filtro deve avere un’area minore della più piccola sezione trasversale di passaggio dell’agente estinguente. L’area complessiva degli orifizi deve essere almeno uguale a 8 volte la più piccola sezione trasversale di passaggio. Questo filtro deve essere accessibile per facilitare le operazioni di manutenzione dell’estintore.

Qual è il meccanismo di funzionamento?

L’efficacia degli estintori idrici deriva principalmente dalla capacità dell’acqua di assorbire grandi quantità di calore attraverso il suo elevato calore specifico e la transizione di fase da liquido a vapore. L’acqua, spruzzata in forma di nebbia o getto, entra in contatto con la superficie incendiata, abbassando rapidamente la temperatura sotto il punto di ignizione del materiale combustibile. Inoltre, durante l’evaporazione, l’acqua genera vapore, che contribuisce a ridurre la concentrazione di ossigeno disponibile nell’area immediatamente circostante, sebbene questo effetto sia meno marcato rispetto a quello raffreddante.

Un’estinzione efficace richiede un’applicazione uniforme dell’acqua per assicurare la copertura completa delle superfici coinvolte. Gli ugelli di diffusione, progettati per generare gocce di dimensioni controllate, consentono di ottimizzare la distribuzione del fluido e massimizzare il trasferimento termico. Le gocce più piccole aumentano la superficie di contatto e accelerano l’evaporazione, migliorando l’efficienza complessiva.

I requisiti di un estintore idrico

Gli estintori a base d’acqua devono soddisfare i seguenti requisiti:

funzionare soddisfacentemente;
la carica deve iniziare entro 10 s dall’apertura della valvola di intercettazione;
la durata della scarica non deve essere minore del valore specificato nel prospetto 1 della EN 3-1: 1996.

Estintore idrico: le caratteristiche

Gli estintori idrici sono progettati con una configurazione tale che li rende facilmente identificabili e funzionali. La struttura tipica include:

un tubo flessibile collegato a un serbatoio cilindrico, che termina con un ugello a forma di cono, spesso simile a una doccetta;
una maniglia con sicura;
un manometro per la verifica della pressione;
un tubo pescante interno al serbatoio che contiene il propellente pressurizzato e l’agente estinguente, una miscela composta prevalentemente da acqua e, nel caso di varianti a schiuma, da specifici additivi chimici.

Configurazione e caratteristiche tecniche

Gli estintori idrici si suddividono in due tipologie principali:

quelli pressurizzati direttamente;
quelli dotati di cartuccia di gas pressurizzante.

Nei modelli pressurizzati direttamente, il contenitore principale è riempito d’acqua e mantenuto sotto pressione costante tramite aria compressa o azoto. Questo design semplifica l’operatività e garantisce un flusso continuo durante l’erogazione.

Gli estintori con cartuccia di gas pressurizzante, invece, separano il propellente dall’agente estinguente. La cartuccia viene attivata al momento dell’uso, liberando il gas che pressurizza il serbatoio e spinge l’acqua attraverso l’ugello. Questo sistema presenta vantaggi in termini di sicurezza durante lo stoccaggio, poiché riduce il rischio di perdite di pressione nel tempo.

Dal punto di vista costruttivo, i materiali impiegati per il serbatoio e le componenti sono selezionati per resistere a pressioni elevate e alla corrosione. L’acciaio inossidabile e le leghe di alluminio trattate sono comunemente utilizzati, mentre il rivestimento interno spesso include una protezione anticorrosiva per prolungare la vita operativa dell’estintore.

Manutenzione di un estintore idrico

L’affidabilità di un estintore idrico dipende da una manutenzione rigorosa, in conformità con le normative internazionali e locali. I controlli periodici includono la verifica della pressione interna, l’ispezione visiva delle componenti meccaniche e il collaudo dell’ugello di diffusione. Le normative europee, come la EN 3, stabiliscono i requisiti minimi di prestazione, dimensioni e marcature che gli estintori devono rispettare per essere certificati e immessi sul mercato.

Manutenzione impianti antincendio: le fasi

Revisione estintore idrico

Secondo la UNI 9994-1:2024 gli estintori a base d’acqua a pressione permanente e/o ausiliaria devono rispettare le seguenti tempistiche:

a base solo di acqua con:

serbatoio plastificato: revisione ogni 24 mesi (tempi di verifica dello stato del trattamento di plastificazione interna del serbatoio) / 60 mesi e collaudo ogni 72 mesi;
con serbatoio inox (acciaio altolegato)/alluminio: revisione ogni 60 mesi e collaudo ogni 120 mesi;

a base d’acqua miscelata con additivi / nuovi additivi fluorine free con:

serbatoio plastificato: revisione ogni 24 mesi, collaudo ogni 72 mesi;
con serbatoio inox (acciaio altolegato)/alluminio: verifica ogni 48 mesi, collaudo ogni 120 mesi;

con additivo in cartuccia (separato dall’acqua):

con serbatoio plastificato: revisione ogni 60 mesi, collaudo ogni 72 mesi;
con serbatoio inox/alluminio: revisione ogni 60 mesi, collaudo ogni 120 mesi.

Grazie al software per la manutenzione degli impianti antincendio accedi sempre e ovunque ai dati del tuo impianto, sfruttando la geolocalizzazione di ogni singolo componente corredato da schede tecniche informative: in questo modo hai l’anagrafica completa di tutto l’impianto con relative check list di controllo e manutenzione.

Estintore idrico su impianti elettrici

Gli estintori idrici non sono generalmente adatti per l’uso su apparecchiature elettriche sotto tensione, a meno che non siano specificamente certificati per questo scopo. La normativa prevede che per l’utilizzo su impianti elettrici, gli estintori debbano superare una prova dielettrica conforme ai requisiti di sicurezza. Gli estintori idrici certificati per l’uso dielettrico devono riportare un’etichetta che ne specifichi l’idoneità, indicando anche la tensione massima alla quale possono essere utilizzati.

Estintori idrici: quali sono i vantaggi?

Gli estintori idrici offrono una serie di vantaggi significativi, che li rendono una scelta efficace ed ecologica per specifiche situazioni di incendio. La loro semplicità di utilizzo, unita alla sicurezza ambientale, li rende ideali per contesti dove i materiali solidi combustibili (classe A) rappresentano il rischio principale. Ecco i principali vantaggi degli estintori idrici:

efficacia nei fuochi di classe A: sono estremamente efficaci nel combattere incendi di classe A, che coinvolgono materiali solidi come legno, carta, tessuti e plastica. L’acqua raffredda rapidamente il combustibile, riducendo la temperatura sotto il punto di combustione e spegnendo il fuoco;
raffreddamento rapido: l’acqua ha una capacità termica elevata e una capacità di evaporazione significativa. Questo permette di dissipare rapidamente il calore prodotto dall’incendio, interrompendo il ciclo della combustione e riducendo il rischio di riaccensione;
impatto ambientale minimo: a differenza degli estintori a polvere o a gas chimici, l’acqua non lascia residui inquinanti e non ha effetti negativi sull’ambiente. Gli estintori idrici rappresentano una soluzione ecologica, particolarmente adatta per ambienti sensibili come scuole, ospedali e uffici;
sicurezza per gli operatori: l’acqua è un agente estinguente naturale, non tossico e non dannoso per la salute degli operatori o delle persone presenti durante l’uso. Questo riduce i rischi legati all’inalazione o al contatto diretto con il materiale estinguente;
manutenzione semplice: gli estintori idrici richiedono una manutenzione relativamente semplice rispetto ad altre tipologie. Il controllo periodico consiste principalmente nel verificare la pressione, la pulizia del serbatoio e l’integrità del sistema di erogazione;
costi contenuti: l’acqua è un agente estinguente economico e facilmente reperibile. Questo si riflette in un costo complessivo inferiore rispetto ad altre tipologie di estintori, sia in termini di acquisto iniziale che di manutenzione;
versatilità con additivi: se arricchiti con additivi chimici, come schiumogeni o agenti umettanti, gli estintori idrici possono estendere la loro efficacia anche a incendi di classe B (liquidi infiammabili) o migliorare la loro capacità di spegnimento.

 

 

 

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